DIFIORE – Scie chimiche

Anche se è conduttore di Avenida Brasil (trasmissione di musica brasiliana in onda settimanalmente su Radio Popolare Network), Giordano Di Fiore, in arte Difiore, non è sicuramente una versione di Gilberto Gil italiana. Saldamente ancorato alla lezione del cantautorato italiano anni 70, con un timbro vocale che fa pensare al primo ed emozionante Luca Carboni, Difiore, dalla Bicocca (osservatorio sulla Milano periferica, una volta operaia), ci regala “scie chimiche” sempre diverse, sempre accattivanti. Nel disco ci sono due elementi fondanti: la politica (Scie Chimiche, Novecento, Compagni) e l’intimismo (Emotili, Ti voglio bene, In bilico, Occhi di donna), passando per la disillusione (Città Inutile, L’Amore non c’è, Perdere l’Ispirazione), la speranza (Un’altra carta) ed il dolore (Oriente). Una bella prova di cantautorato moderno,

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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