OLGA BELL – Randomness

 

Director, DP & Editor: Minister Akins
Dancers: Omari Mizrahi, Soraya Lundy, rudeMES, Sun Kim
Producer: Tessa Travis
Production Company: Project Fathom
Assistant Camera: Matt Greiner
Grip: Rey Solano
Gaffer: Eric Perez
Olga Choreography: Soraya Lundy + Olga Bell
Stylist: Stephanie Singer
Hair & Makeup: Akiko Awada
Label: One Little Indian

Interamente realizzato da Olga Bell, dalla scrittura alla produzione, “Tempo” è il terzo album di studio per la talentuosa e stravagante artista di origine russa.

Nata a Mosca e cresciuta in Alaska, Olga Bell è una cantautrice, produttrice e performer con base a Brooklyn ed un prodigioso passato da pianista classica. Dopo la laurea al Conservatorio di Boston, Bell si trasferisce a New York, dove entra in contatto con l’elettronica ed il suo multiforme mondo dalle mille sfaccettature, che inevitabilmente plasmano il suo songwriting. Dalla metà degli anni Duemila inizia una carriera come artista con performance alla Carnegie Hall e al Lincoln Center. Nel frattempo, come metà del duo Nothankyou, produce dance music con il producer britannico Tom Vek e nel 2012 entra a far parte dei Dirty Projectors, dove suona le tastiere nei live.

Nel 2011 esce “Diamonite” a cui fa seguito, nel 2014, “Krai”, un album interamente in lingua russa, definito dal New York Times come un interessante e decisamente ben riuscito esercizio contemporaneo di songwriting elettronico. Nel 2015 esce “Incitation”, l’EP contenente 5 brani in inglese che mescolano l’elettronica alla composizione acustica, ricreando atmosfere tanto drammatiche quanto poetiche.

Il 27 maggio 2016 è in uscita, sempre su One Little Indian – che ha pubblicato anche i precedenti album –  “Tempo”, il nuovo disco che vede la collaborazione della vocalist Sara Lucas (nel brano Ritual) e di Jason Nazary e Gunnar Olsen (in Regular).

This record is first for the body, then for the mind,” dichiara Olga Bell. Un album la cui scrittura è nata dopo la visione del film “Paris Is Burning”.  “I started every song by thinking about tempo specifically, listening to the metronome alone, feeling its relation to my body, to the pace of the day, the weather, the light. On fast days I listened to club music, most of it at least twenty years old, and on slow days I turned to early West Coast hip-hop and Portishead because of how physically charged and compelling these records feel despite their low BPM.” (Olga Bell)

Un disco sicuramente molto personale ed istintivo per Olga Bell, che continua a stupire con la sua voce definita da Nowness come “indimenticabile”, ed osannata dal New York Times come “creamy, vibrant, sensual”.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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