Stones in Love, ovvero, la storia di Angie.

Quando Keith Richards spara il gigantesco La Minore introduttivo vengono giù i palazzetti, gli stadi e tutti sanno che sta per iniziare una delle più belle ballate dei Rolling Stones. Uscita nel 1973, Angie alimenta da allora un flusso di leggende metropolitane pressoché costante. La canzone fu scritta musicalmente da Keith Richards, il quale affidò a Mick Jagger il testo e l’ interpretazione e fu registrata nel novembre del 1972, quindi pubblicata nell’album Goats Head Soup, inciso in Giamaica.



Un testo intenso, struggente, sensuale, a tratti lamentoso, che ha per protagonista una donna sicuramente amatissima, ma impossibile da possedere, attratta e respinta, adorata e abbandonata. Angie è il canto della fine di un amore, ma di quegli amori che non si lasciano andare, tornano forti nella pancia come un ricordo che diventa elica del proprio DNA, ma mai costruito. Angie è la donna per cui per tutta la vita ci si struggerà nel dubbio del rimpiangere il “come avrebbe potuto essere”.

Ma chi è Angie?

Tante le ipotesi. Forse Angela Bowie, moglie di David e amante di Mick Jagger. Qualcuno dice sia la figlia di Keith Richards, ma non è certo il testo che un padre dedicherebbe a una figlia. Più probabilmente Angie è dedicata ad Anita Pallenberg, la donna che spezzò il cuore a tre membri della band, Brian Jones, Mick Jagger e Keith Richards. Una donna che aveva tutto, fama, successo, denaro, ma alla quale effettivamente mancava un po’ di buon senso, o forse era avida di sentimenti, di quelli spacca anima che solo le rock star sanno regalare.

Fu fidanzata con Jones dal ’65 al ’67, ma lo lasciò a causa della sua tossicodipendenza e al suo ricovero urgente in ospedale. Quando Jones si riprese, Anita si era ormai legata a Richars e questo causò l’inevitabile rottura dell’amicizia fra i due musicisti. Successivamente i due si sposarono ed ebbero tre figli. Il matrimonio non durò molto, Anita, questo incredibile “angelo”, era già distratta da un altro della band, Mick Jagger. Il loro flirt nacque, visse e morì sul set di un film, dove entrambi recitavano.

La canzone fu usata, senza il permesso degli autori, nella campagna elettorale del 2005, della cancelliera tedesca Angela Merkel: Angie è l’abbreviazione di Angela… sicuramente è più algido pensare che Angie sia quel fantastico esemplare di donna che fa dire:

 

ma Angie, io ti amo ancora, piccola,

dovunque guardi vedo i tuoi occhi.

Non esiste donna che si avvicini a te,

forza, piccola,

asciugati gli occhi.

 

Dry your eyes…

Elena Miglietti

Giornalista, appassionata di Medioevo e pallavolo, scrive favole. Per Coop ha coordinato per diverso tempo la redazione piemontese del periodico Consumatori, essendo anche membro della redazione nazionale. Da anni racconta l'esperienza delle cooperative Libera Terra, che lavorano le terre confiscate alla malavita dell'entroterra corleonese. E' fra i promotori del S.U.S.A. Collabora con Radiocoop dal 2010.

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