Un Elvis per ogni evenienza

E’ sempre stupefacente lo svagamento che suscita l’ammirazione per alcuni personaggi famosi della musica, del cinema, dello sport. Quelle farfalle nella pancia tipiche dell’infatuazione, qualcosa di simile all’innamoramento che toglie, sonno, appetito e fa fare cose strane.

Apparentemente appannaggio dei giovanissimi, questa emozione, in realtà, colpisce a ogni età e, in alcuni casi, dura una vita intera.

Coloro che vengono colpiti da questa botta emotiva, si chiamano fan.

Il fan ha diversi gradi di impegno nell’esprimere il proprio interesse, che è diverso anche a seconda dell’età e dello stile: dal discreto piacere di indossare la maglietta con il logo del gruppo o il faccione del cantante, allo spendere sguaiato per raggiungere un concerto, fino allo stazionare urlante dei ragazzi sotto alberghi per ore, nella speranza di un saluto dal balcone.

Ci sono personaggi come Elvis Presley che sono diventati veri e propri oggetti di culto, destinatari di una venerazione che li ha resi, nell’immaginario di molti, simili a un dio, al punto che il termine fan davvero richiama il fanatismo, unica emozione capace di spingere l’ammiratore a episodi conditi di follia, in cui, nel tentativo di essere vicini all’oggetto di culto, si sottopone a fatiche, privazioni, impegni economici e chi più ne ha, più ne metta. Il fan può arrivare a colpi di genio insani, come acquistare un asciugamano che deterse il sudore del Re del rock.

E’ indubbio che il fan dei fan sia quello di Elvis, al punto che di Elvis esiste di tutto. Non ci credete?

Esiste una discografia e potete averla tutta, in vinile, se siete bravi collezionisti, o su CD. E con questo la musica è finita, perché tutto il resto è follia, mirabolante follia!

Cominciamo dall’abbigliamento in stile che ha un suo mercato, sia nel nuovo, sia nell’usato e non si tratta solo della “divisa tipo” con luccichini e strass, che, al limite, può tornare utile a carnevale; no no, si tratta di collezioni discrete, in puro stile Elvis, adatte al quotidiano (se si sceglie solo la camicia, la maglietta o la felpa) o a un’originale serata. Non vi soddisfa? Nessun problema, potete acquistare anche le stoffe per farvi confezionare ciò che volete dal vostro personalissimo sarto. Seguono piogge di bigiotteria e accessori vari: cinture, borse, stivaletti, gemelli, cover per telefonini, ombrelli, biancheria per la casa e la persona (mica si può fare a meno di dormire in un letto con lenzuola o mangiare su una tovaglia con stampato Elvis!), quadri, locandine, soprammobili, occhiali. L’elenco non è lungo, è infinito e ciò accade perché Elvis (se non lo è già) dovrebbe essere quotato in borsa, lui vende sempre: metti Elvis su una tazza e qualcuno la comprerà per Natale; stampalo su delle tende e qualcuno non potrà farne a meno in casa; disegna il su faccione su un casco da moto e renderai felice un centauro.

Insomma Elvis è buono per tutte le stagioni, per ogni età e per ogni evenienza: possiamo rispondere a telefoni con Elvis, usare la carta igienica (Gulp!) con le sue foto, acquistare la riproduzione in scala del suo aereo, oppure appendere nello studio la copia del disco d’oro; possiamo mettere sull’albero di Natale una pallina dorata con un miniElvis all’interno, sfogliare un libro fotografico, magari seduti in salotto con la sua sagoma a grandezza naturale.

E se magari state entrando in casa, usando una chiave con la riproduzione del suo miglior profilo, dopo aver portato in giro il cane, anche lui col cappottino glitterato alla Elvis, spero solo che lo facciate canticchiando “Suspicious mind”, “A little less conversation”, Can’t Help Falling in Love” perché Elvis è innanzitutto la sua musica, quindi per dirla con le sue parole: un po’ meno chiacchiere e un po’ più di azione per favore.

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Elena Miglietti

Giornalista, appassionata di Medioevo e pallavolo, scrive favole. Per Coop ha coordinato per diverso tempo la redazione piemontese del periodico Consumatori, essendo anche membro della redazione nazionale. Da anni racconta l'esperienza delle cooperative Libera Terra, che lavorano le terre confiscate alla malavita dell'entroterra corleonese. E' fra i promotori del S.U.S.A. Collabora con Radiocoop dal 2010.

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