Aldo Pedron – Il tuo plagio e’ come un rock
Aldo Pedron, storico giornalista e scrittore, ci porta alla scoperta di una serie di similitudini (più o meno marcate, inconsapevoli o volutamente plagiariste) tra canzoni di artisti italiani, circoscrivendo prevalentemente il contesto agli anni Sessanta/Settanta quando molti autori italiani si attribuivano composizioni altrui, contando su una scarsa attenzione delle case discografiche.
Una appropriazione indebita, sfruttando la scarsa attenzione della SIAE e la difficoltà degli autori stranieri nel monitorare i propri diritti in Italia.
Certi autori si attribuivano brani interi senza alcuna autorizzazione, registrando a proprio nome composizioni originali straniere, intascandone i diritti d’autore senza alcuna conseguenza legale. L’ente preposto, per ignoranza, disinteresse o semplice lassismo, raramente verificava l’autenticità delle opere registrate.
Questo sistema ha permesso a molti autori (e ai loro eredi) di guadagnare royalties su brani che non avevano mai scritto, a discapito dei veri compositori, spesso ignari di tutto.
Un altro aspetto interessante è come giovani autori si appoggiassero a musicisti già abilitati per registrare ufficialmente le loro composizioni (per diventare autore alla SIAE era necessario un esame, non facilissimo).
Questo sistema, pensato per garantire una certa professionalità nella scrittura musicale, si rivelava spesso un’arma a doppio taglio, portando a situazioni di disaccordo e contenziosi.
I casi presi in considerazione nel libro sono spesso clamorosi, altre volte più defilati e più opinabili.
Diciamo che, in particolare, Adriano Celentano prima e Zucchero dopo, hanno fatto man bassa di “ispirazioni” più o meno palesi.
Ma non mancano Equipe 84, Nomadi, Edoardo Bennato, tra i tanti, e quando si ascolta il ritornello di “Acqua azzurra, acqua chiara” di Lucio Battisti confrontato a quello di “Bring a little lovin” dei Los Bravos, inciso l’anno prima, le similitudini sono evidenti.
Un libro divertente e ben documentato con relativo interessante contributo fotografico.
Aldo Pedron
(Con la collaborazione di Federico Pieri e Daniele Sgherri)
Il tuo plagio e’ come un rock
144 pagine
I cataloghi di “Musica in Mostra”
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