Autore: Antonio Bacciocchi

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Moon Unit Zappa – Terra chiama Luna. Un viaggio folle e sincero con un padre di nome Frank Zappa

Moon Unit Zappa è la primogenita di Frank Zappa, monumento della musica del Novecento, sperimentatore, provocatore, innovatore e tantissimo altro.
Cresciuta all’ombra dell’ingombrante, egocentrica, anaffettiva, fino alla crudeltà, figura paterna, ne rende una devastante testimonianza nella sua recente autobiografia.

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Klaus Romilar – Scala Richards vol.1

Un libro tanto visionario quanto accattivante per noi onnivori musicali.Quattordici racconti firmati da Klaus Romilar, personaggio leggendario, frutto di un lavoro collettivo di vari scrittori appassionati di musica e letteratura. Si viaggia in mille direzioni,...

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Gian Marco Griffi – Ferrovie del Messico

Pur il più accanito lettore rimane un attimo perplesso quando si appresta ad affrontare 824 pagine di libro (meglio dedicarsi a letture più agili e facili?): eppure “Ferrovie del Messico” scorre veloce, ironico, gustoso, ricchissimo di...

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Kevin Rowland – Bless Me Father: A life story

Dopo un lavoro durato vent’anni KEVIN ROWLAND porta a termine una faticosa, introspettiva, personalissima e drammatica autobiografia. Ci sono ovviamente abbondanti spazi all’attività musicale con i Dexy’s Midnight Rummers e progetti collaterali (a cui il lettore avrebbe voluto...

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RAIVA – Chiuse le mani

Il videoclip di “Chiuse le mani” è il risultato della collaborazione tra Pietro Falcone, regista, Simona Iacovazzi, truccatrice, Lucia Delfino, ballerina, e Alessandro Renzetti, comparsa.

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AVA – Requiem

“Requiem” è un sogno. È il respiro profondo prima del salto dentro l’abisso. L’attimo in cui senti il rumore del tuo cuore che si spezza e vieni travolto da mille schegge di specchi. È il momento esatto in cui ti arrendi al dolore e decidi di abbracciarlo, di arrenderti alla sconfitta invece che combattere.

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TIMOTHY CAVICCHINI – Riflettori

«Quante persone ho visto passarmi davanti col proprio sogno, mostrandolo come un trofeo – Quando si accendono i riflettori, é davvero dura tenere i piedi per terra. Questo brano é dedicato a tutti coloro che che hanno imparato a camminare nel buio, che si sono visti sgretolare il terreno sotto ai piedi ma non si sono arresi».