Autore: Antonio Bacciocchi
Il Friuli Venezia Giulia si racconta attraverso il nuovo videoclip del brano “Cjant a la Tor”, dove il fiume Torre diventa il protagonista indiscusso. Un viaggio visivo e musicale che celebra il legame tra la natura, la cultura e la lingua friulana, regalando un’esperienza fresca, energica e coinvolgente.
Il video, regia di Nilo Jacob, mostra una coppia in cui è Marco Girardi il protagonista, che vive questo amore a 360 gradi e ricorda tutti i momenti passati assieme comprese anche alcune “rotture”. Il video girato in Puglia, in una masseria, richiama dei flashback in luoghi un po’ particolari.
Tornano i classici della band, rivisitati in chiave afrobeat, funk e jazz. Le parole riecheggiano come sempre dure, dirette, taglienti, profonde. Splendido.
Album di non facile fruizione ma allo stesso tempo fascinoso, avvolgente, dalle atmosfere costantemente sospese, eteree, attraverso improvvisazioni che si ricompongono a formare una specie di suite che rende l’album un continuum sonoro e artistico.
Musica possente e allo stesso tempo scarna, ruvida e abrasiva ma di alta qualità espressiva.
Il video di “Cherry” è pensato per catturare l’essenza di ciò che la canzone esprime. Mostra momenti quotidiani del protagonista che riflettono la sua vita e il suo stato d’animo, come lavarsi il viso, mangiare e controllare il telefono in attesa di un messaggio.
La canzone, impreziosita da un videoclip, si apre con un delicato arpeggio e un beat chill, per poi alternare momenti di dolcezza a ritornelli accattivanti e pieni di energia, guidati da chitarre indie-folk e una batteria che sostiene il brano in tutte le sue evoluzioni.
“i am everyone” il nuovo video di Gaetano Nicosia & Elle, realizzato sull’inedita riedizione della title track dell’ultimo album di Nicosia “IO SONO CHIUNQUE”: un’ intensa e profonda dedica a Leonard Peltier.
Il nuovo EP dei Sadist, dal titolo “Jugular Bells”, sarà fuori il 20 Dicembre via Nadir Music.
Un lavoro che musicalmente (ri)abbraccia i suoni più estremi della new wave anni Ottanta (dalle parti dei DAF), attraverso un’elettronica molto “spinta”, marcate influenze Goth Dark e con uno sguardo al dancefloor dell’epoca.
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