BEATRICE CAMPISI – Mappe stellari

Progetto discografico, in italiano e in dialetto siciliano, accompagnato da un libro di poesie e illustrazioni che cerca di aprire una finestra su sé stessi e sulle ingiustizie del mondo.

Oggi esce il video visual di “Mappe Stellari”, brano estratto da “L’ultima lucciola”, il nuovo progetto letterario e discografico della cantautrice siciliana Beatrice Campisi, uscito il 4 aprile per Mezzanotte Edizioni Underground? (distribuzione fisica IRD e digitale Believe Digital).

Il brano parla della difficoltà di riconoscersi nel proprio corpo, di sentirsi all’altezza delle aspettative, di intessere relazioni profonde. Questo smarrimento può essere lenito dall’incontro tra anime affini, sensibili, che tracciano connessioni astrali per arginare le fragilità giovanili e disegnare “mappe stellari contro la tristezza”. 

“Il video di Lù Magarò e Gabriele Zanoncelli propone un loop in cui mi perdo e vengo inseguita da un’auto, salvo capire, sul finale, che alla guida della macchina ci sono io stessa. Le paure e le ansie possono autosabotarci; rischiamo di continuare a scappare, senza renderci conto che, a volte, siamo noi stessi il nostro limite più grande”.

“L’ultima lucciola”, il cui titolo nasce dalla lettura di un articolo di Pier Paolo Pasolini, noto come “L’articolo delle lucciole”, uscito sul Corriere della Sera nel 1975, a pochi mesi dal brutale assassinio dello scrittore, è una raccolta di testi, in versi, accompagnati da illustrazioni di Elisabetta Campisi e arricchiti dalla registrazione di un album omonimo, ispirato alle poesie stesse. 

Si tratta di un percorso narrativo, fatto di testi, musiche e immagini, che cerca di aprire una finestra su sé stessi e sulle ingiustizie del mondo. Un viaggio fra brani in italiano e in dialetto siciliano con un impasto sonoro che si muove tra folk-rock, pop e radici mediterranee.

L’ispirazione per la scrittura e la realizzazione grafica e musicale nasce da semplici suggestioni, che cercano di aprire una finestra su sé stessi e sulle ingiustizie del mondo, sul senso più astratto e simbolico della realtà, con una sorta di estraneità lucida, che si lega a oggetti e luoghi concreti, poi trasfigurati in impressioni fugaci. Si tratta di uno stile introspettivo, che punta all’essenza attraverso tinte cangianti e una forte predominanza di energia femminile. 

Il disco (prodotto da Alosi) è composto da 8 brani: ElanbecoLassimi accussìTripoli, primo singolo estratto (guarda visual di Lù Magarò), Mappe stellariSogno bluZingarò, Europa, Vanniata.

L’album è stato scritto da Beatrice Campisi e registrato ai Downtown Studios di Pavia. Il mixaggio è a cura di Alosi e il mastering presso il Duna Studio. Insieme a Beatrice Campisi – voce, cori, tamburo (Elanbeco, Zingarò, Vanniata) – al disco hanno collaborato Riccardo Maccabruni al pianoforte, chitarra classica (Elanbeco, Lassimi accussì), chitarra acustica (Mappe stellari), organo, fisarmonica, cori (Europa); Elisabetta Campisi al basso e cori (Sogno blu); Andrea Pisati alla batteria e percussioni, Alosi alla chitarra acustica (Tripoli, Europa); Rosario Lo Monaco alle chitarre elettriche; Laura Bagnis alla ghironda (Europa).

I testi del libro sono stati scritti da Beatrice Campisi, mentre le illustrazioni sono a cura di Elisabetta Campisi. La casa editrice è Edizioni Underground? e la grafica è a cura di Stefano Monti.

Beatrice Campisi è una cantautrice e autrice siciliana, trapiantata a Pavia, classe 1990, impegnata nella ricerca e nello studio di diversi stili e generi espressivi. La sua formazione artistica è iniziata con lo studio di canto, teatro e pianoforte presso il conservatorio Vincenzo Bellini di Catania ed è proseguita attraverso stages (come il master in teatro-danza con Dario La Ferla e il campus formativo presso il CET di Mogol) e prestigiose collaborazioni (Claudio Lolli, Jono Manson, Alosi -Pan del diavolo-, Francesca Incudine). L’amore per le arti si lega alla passione per la letteratura e lo studio dei Classici, che hanno portato Beatrice alla laurea magistrale in Filologia Classica presso l’Università di Pavia. Alla laurea sono seguiti l’immissione in ruolo, come docente di lettere (con esperienze di insegnamento a giovani e adulti stranieri, anche in ambito carcerario) e, parallelamente, lo sviluppo della carriera di scrittrice, musicista, performer e insegnante di canto moderno. Attualmente ha all’attivo due album di brani originali (“Il gusto dell’ingiusto”, 2017; “Ombre”, 2022), la partecipazione a numerosi progetti (ad esempio il video-progetto di cover d’autore “Jukebox” o il triplo CD “Shaida-Tracce di libertà“, candidato alla targa Tenco 2024 come miglior album a progetto) e a importanti manifestazioni (come “Catania Jazz”, “Il Tenco Ascolta”, “Su la Testa Festival”, “Donne In.Canto”, “Mei”, “Lilith Festival”…), la vittoria del premio Siae “Sillumina” come opera prima, e la realizzazione di un tour nazionale, che ha fatto tappa anche in Germania e al festival parigino “Canzoni&Parole”.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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