SCREAMING SUNSET – Burn
Picchia pesante la band toscana, partendo da un classic rock di ottima fattura in cui la contaminazione hard e heavy è evidente e ricercata.
Picchia pesante la band toscana, partendo da un classic rock di ottima fattura in cui la contaminazione hard e heavy è evidente e ricercata.
Un rock corposo, aggressivo, che non esita a sfociare nel punk e in certe atmosfere già note con il grunge.
La band accosta melodie accattivanti a sonorità vicine all’hard rock e all’alternative (talvolta non sono lontani dai Foo Fighters) con un retaggio grunge alle spalle.
Un percorso che unisce la fedeltà alle matrici e radici folk mediterranee con la canzone d’autore, influenze folk irlandesi, unito a testi che esaltano impegno politico e sociale.
Un viaggio poetico, fatto di canzoni e suoni acustici, lievi, soffusi, in una storia quasi sussurrata.
Il lavoro si sviluppa su sonorità elettroniche dal groove funk (“Kokako” in particolare) e una notevole influenza afrobeat, non lontano da esperienze come Ezra Collective o Kokoroko dalla scena Nu Britsh Jazz.
Sound aspro e chitarristico, che guarda dritto negli occhi il mondo grunge degli anni Novanta, con qualche riferimento al rock blues tardi Sessanta (vedi “Wrong Day”) ma si presenta in chiave attuale e non certo revivalista.
La band bolognese firma il terzo album, caratterizzato dal consueto amore per il rock ‘n’ roll più ruvido che affonda le radici nei primi vagiti di quello che di lì a poco sarà detto punk ovvero Stooges, Mc5, New York Dolls.
Atmosfere di sapore psichedelico Byrdsiano che non disdegna sguardi al rock blues acido tardi anni Sessanta e al folk rock inglese.
E’ la canzone d’autore a condurre la trama dei cinque brani, prevalentemente dal tono malinconico e introspettivo.
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