BOTTAZZI – Vol 1
Un prodigioso salto agli anni Settanta funk/blaxploitation strumentali, colonne sonore di inguardabili B movies polizieschi m anche un pizzico di latin soul del primo Santana.
Un prodigioso salto agli anni Settanta funk/blaxploitation strumentali, colonne sonore di inguardabili B movies polizieschi m anche un pizzico di latin soul del primo Santana.
I brani sono duri, feroci, con arrangiamenti semplici ma allo stesso tempo curati e sempre perfettamente calibrati.
L’idea e la realizzazione sono perfette, danno una nuova luce all’opera, la rinnovano e ne fanno apprezzare particolari inediti. Come sempre un lavoro di altissima fattura e qualità.
Eccellente esordio per un quintetto che riesce a fondere magicamente jazz, blues, funk, elementi afro e momenti più sperimentali che riportano spesso a “On the corner” di Miles Davis.
La band marchigiana ha tirato fuori un disco fantastico, suonato benissimo, con un sound originale e una personalità unica.
Il duo abruzzese si dedica alla realizzazione di colonne sonore strumentali di film inesistenti, abbracciando quell’immaginario del cinema italiano di genere “erotico-vampirico” degli anni ’60-’70-’80 tra doom e stoner, sperimentazione e picchi noise.
Un album anomalo, un esperimento (riuscito) di commistione di parole in libertà, prese tra la gente del quartiere, rimescolate in un cut-up e musicate in acustico. Ne salta fuori una suggestiva fotografia verbale e sonora di uno spezzone di vita vissuta e attuale.
La Four Flies Records ristampa per la prima volta su due 45 giri in edizione limitata, estratti dalle colonne sonore di due film polizieschi anni 70.
La matrice cantautorale, che è fondamenta dell’opera, si dipana in varie altre influenze, tra pop, screzi rock, riferimenti a Battiato e a Nada (ospite nel brano “Il male necessario”).
Cinque brani dolenti e solenni che si infiltrano alla perfezione nella tradizione dark wave degli anni Ottanta (dai Bauhaus a Sisters of Mercy).
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