BOMBA MOLOTOV – s/t
Garage rock, punk, blues malato, post punk, voce spesso usata con tono declamatorio, ritmi ipnotici.
Garage rock, punk, blues malato, post punk, voce spesso usata con tono declamatorio, ritmi ipnotici.
Un ep di cinque brani immediati, freschi e deliziosamente pop su un substrato punk rock in chiaro stile Blink 182, Sum 41, ultimi Bad Religion.
Trame kraut rock, suoni e riferimenti new wave, ai Roxy Music, post wave elettronica cruda e ostica.
Sette brani che spaziano senza limiti, a “mani libere”, tra funk, canzone d’autore, fusion, jazz, soul.
Canzoni pop ma che in questo nuovo lavoro si tingono di potenza rock ‘n’ roll, sconfinando a tratti nel punk rock e in sferzate grunge.
Otto brani strumentali autografi che viaggiano, freschi e frizzanti, dalle parti del classico Hammond jazz,
Brani potenti, travolgenti, massicci, che guardano a Nine Inch Nails, Marilyn Manson, Clawfinger, gli stessi Teatro degli Orrori e agli episodi più doom della discografia di Salmo.
Un album poderoso, otto brani strumentali suonati a livelli di eccellenza, spaziando dal funk alla fusion, jazz, blues, rock.
Il progetto PGA (acronimo di “Punk Goes Acoustic”) riunisce alcune delle principali realtà della scena punk italiana, ognuna con una cover in versione acustica di un classico del genere.
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