DAS ASIMOV – Mandalay Bay

Un deserto dorato, suoni vintage e una lucida riflessione sull’alienazione contemporanea: è “Mandalay Bay”, il nuovo singolo dei Das Asimov, band emiliano-romagnola che fonde le atmosfere della wave anni ’80 con un’estetica psichedelica attuale e tagliente.

Il brano prende il nome da un noto resort di Las Vegas, simbolo di opulenza e finzione, e lo trasforma in metafora dell’impossibilità dell’uomo moderno di uscire dalla propria “sfera” interiore. “Mandalay Bay” racconta l’illusione dell’empatia, il degrado che avanza sotto la superficie, l’incapacità di accettare il tempo che passa: rinchiusi in stanze dorate, lasciamo che il deserto avanzi dentro di noi.

Tra synth avvolgenti, chitarre incisive e una drum machine pulsante, il sound dei Das Asimov è un mix potente e riconoscibile, capace di evocare e scuotere.

BIO

Das Asimov nasce da un’idea di Fabio con l’obiettivo di fondere post-punk, new wave e psichedelia in una proposta musicale originale e coerente. I testi – in italiano – affrontano tematiche legate al disagio esistenziale, all’alienazione sociale e alla decadenza, ispirandosi a esperienze personali e a letture di filosofia e sociologia.

Dopo il primo demo “Luminescenza”, autoprodotto come trio, la band pubblica i singoli “Mandalay Bay” e “Fantasmi”, coprodotti da Gianluca Lo Presti (Loto Studio 2.0, 2023). Alla formazione si aggiungono poi Daniele alla batteria e Giorgia (voce, cori e visual), completando l’identità sonora e visiva del gruppo.

Nel corso degli anni, i Das Asimov partecipano a festival e rassegne locali, condividendo il palco con band come Mondaze, Nevica, Border., Pale Blue Dot e The Peripheries.

Il 12 aprile 2025 aprono la tappa ferrarese del tour “40 anni di Siberia” dei Diaframma.

A partire da giugno 2025 la band avvia una collaborazione con Sorry Mom! e si prepara a tornare in studio per registrare un nuovo EP, atteso nei prossimi mesi.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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