DAVIDE BUZZI – Non ascoltare in caso d’incendio

Primo episodio di una trilogia che vedrà il suo compimento nel 2019, “Non ascoltare in caso d’incendio” è un ottimo esempio di classico rock italiano strettamente imparentato alla miglior canzone d’autore (vedi in questo senso la bella cover di “A muso duro” di Pierangelo Bertoli). Ritmiche serrate, chitarre solide, voce potente e sicura anche quando le canzoni rallentano e occhieggiano a De Gregori. Ottimi i brani, sempre corredati da arrangiamenti riusciti e da una notevole padronanza dell’uso dei testi. Un album pregevole e da ascoltare.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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Una risposta

  1. Davide Buzzi ha detto:

    Grazie di <3 a Antonio Bacciocchi per le belle parole 🙂

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