Giugno 2025. Il riassunto del mese
Come ogni mese procediamo a un riassunto delle recensioni e dei video pubblicati.
Nel mese di giugno 2025 abbiamo recensito 42 album e presentato 132 video.
Nel 2025 abbiamo finora recensito 276 ALBUM e presentato 627 VIDEO.
ALBUM
ALTERNA – Tempo Residuo Elettrico
L’esordio del trio romano parla un linguaggio ruvido e duro, attraverso un sound chitarristico palesemente e volutamente debitore a grunge e alternative, in costante bilico tra Nirvana e Soundgarden, da cui ereditano soprattutto il gusto per un muro di suono che si sviluppa su ritmiche serrate e una voce sempre al limite. I nove brani soddisferanno i cultori del genere, grazie a un’ottima fattura compositiva che sfugge al semplice revivalismo ma si propone in una chiave attualizzata.
GLI AVVOLTOI – Il nostro è solo un mondo beat
Preziosa ristampa di uno degli album rappresentativi della scena neo beat italiana degli anni Ottanta. I bolognesi Avvoltoi ripresero la nostra tradizione nell’ambito, che aveva lasciato pregevoli brani, album e testimonianze. Con loro, tra i primissimi, il beat italiano riprendeva vita con un piglio più punk ed energico e una serie di influenze psichedeliche e di stampo cantautorale, nel raccontare storie, spesso “strambe”. Il loro primo disco uscì nel 1988. questa nuova edizione è corredata da due inediti e anticipa un ritorno in grande stile. Una conferma che testimonia la freschezza e il contenuto, interessante e intrigante.
BACKDOOR SOCIETY – Backdoor City Blues b/w I Won’t Love You
Non perde un colpo la band piacentina, costantemente alle prese con un feroce rhythm and blues, tinto di garage punk, veloce, torrido, potentissimo. Il nuovo singolo è un perfetto esempio di come approcciare un certo tipo di musica, buttandosi a capofitto nelle note selvagge, in ritmi forsennati, chitarre lancinanti, un’armonica penetrante, una voce perfetta per l’ambito. Per chi ama questi suoni e contesti, la perfezione.
JACK BELLEZZA – Fede
Esordio con un ep di cinque brani per il cantautore di Orivieto, già in grado, con maturità e un gusto raffinato, di creare un proprio mondo artistico, compositivamente ben calibrato. Il taglio è decisamente pop, ricorda Dente e anche certi episodi di Lucio Corsi, le canzoni funzionano, gli arrangiamenti sono semplici ma efficaci. Una buona partenza.
TONY BORLOTTI E I SUOI FLAUERS – Killing Shake!
Festeggia il trentesimo compleanno la storica beat band di Salerno e ci/si regala un album nuovo di zecca che viaggia spedito nei meandri sonori da sempre amati. C’è il classico beat italiano (“Nel tuo giardino”), il rhythm and blues di “Amalia”, lo psychogarage in “Dove vai”, le atmosfere da colonna sonora di divertenti commedie all’italiana targate anni Sessanta (lo strumentale “Piccolo ma beat”), la riuscita versione in italiano (“Pazzo”) di “Psycho” dei Sonics, l’introduzione con la title track tra garage, beat e freakbeat. Come sempre una conferma di qualità, divertimento, freschezza, energia.
EMILIANO BORRI – Me he Dejado Engañar
Il musicista e autore marchigiano, residente da tempo in Spagna (di cui ha adottato la lingua per le canzoni di questo ep), si è addentrato in un mondo tanto affascinante e intrigante quanto difficile da esplorare senza rischiare di finire nel prevedibile e risaputo. Cita “Sgt Pepper’s” e i Doors come riferimenti che, in effetti, non è difficile sentire ma la bellezza delle tre canzoni sta nella sua capacità di creare invece una miscela di grande originalità e personalità. Belli i suoni grezzi, diretti e scarni, che debordano dal beat al rock blues, sempre azzeccate le melodie, perfetta il gusto psichedelico alla Kula Shaker/Beatles “Album Bianco” della conclusiva “La Sirena del Mar”. In trepida attesa dell’album.
CALIBRO 35 – Discomania
Undici brani, con tre originali e una serie di cover che spaziano da Lucio Dalla agli Azymuth a Herbie Hancock, registrati in presa diretta in studio con rare sovraincisioni. Jazz, funk rock, quell’inimitabile groove che caratterizzava le colonne sonore dei film nostrani di anni Sessanta e Settanta. Ma anche la lezione di Quincy Jones e Lalo Schifrin. La band suona sciolta, ispirata e indulge tanto in eleganza e raffinatezza quanto in una potente capacità esecutiva. Il mestiere si sente ed è stato ampiamente collaudato in anni di attività, il nuovo album ne è un’ennesima conferma.
CALGOLLA – Iter
Band italiana ma con la base a Berlino, da cui attinge influenze sonore e asperità che riportano, magari superficialmente, alla capitale tedesca che ha sempre avuto un suo “suono berlinese”. In questo caso il quartetto parte da una forma basilare di canzone per svilupparla e filtrarla poi attraverso post rock, post punk, sperimentazione noise (Sonic Youth e Fugazi), pur non mancando anche riferimenti allo spoken word alla Massimo Volume. Interessanti, aspri, spietati, acidi. Un ottimo lavoro.
LE CITTA’ DI K – II
Nati nel 2017 dalle ceneri del progetto Euphorica, dalla carriera ricca di soddisfazioni e riconoscimenti, tornano ora con un ep/album di sette brani, all’insegna di un pop rock ben calibrato, raffinato, ricco di personalità e maturità. Il tratto dominante è una canzone d’autore d’impostazione rock, corroborata da ritmiche potenti e chitarre che indulgono non di rado nella distorsione e in trame hard, pur mantenendo intatte le linee melodiche sempre molto gradevoli e convincenti. Ottima la produzione che pone “II” ad alti livelli qualitativi.
CURÙ – Corale – Voci Sommerse Storie Negate
Primo album di inediti del duo Curù composto dalle cantautrici Giana Guaiana e Bruna Perraro, patrocinato da Amnesty International Italia., ricco di piccole grandi storie di donne, di popoli, della terra che abitiamo. Un album che unisce grazia compositiva ed esecutiva, in chiave folk semiacustico a un sentimento di lotta e resistenza. L’interpretazione è sempre intensa ma altrettanto elegante e raffinata, gli arrangiamenti curatissimi, le canzoni strutturate con abile perizia. Lavoro più che interessante.
DA CAPTAIN TRIPS – In Between
Il quinto album della carriera trova una band più che collaudata e matura, alla costante ricerca di nuovi orizzonti sonori, attraverso mille sfumature creative. La miscela di “In Between” ci porta dalle atmosfere fluide e liquide dei Pink Floyd degli anni Settanta, ai più attuali vortici di suono cari ai Motorpsycho, fino a sferzate stoner e qualche coltellata doom. La band sa il fatto suo, maneggia la materia con totale padronanza e ci regala un nuovo lavoro di altissima qualità esecutiva e compositiva.
DEAD JACK AND HIS DRY BONES – Dead Jack In The Box
Torna la demoniaca e temibile one-man-band di Jack Cortese, alle prese con il consueto calderone fumigante di primitivo rock ‘n’ roll, garage punk alla Sonics, abbondanti dosi di Cramps, Link Wray, blues malatissimo, country sgangherato, frat rock, swing traballante. Poco da dire, sono rari i dischi che suonano così genuini e urgenti. Gli amanti di questi anfratti sonori, pericolosi e sconsigliabili ci si tufferanno con grande soddisfazione.
THE DEVILS – Devil’s Got It
Sesto album per la band partenopea che prosegue il suo cammino nei sentieri del blues più oscuro, tra cover, scelte sempre con perizia e profonda conoscenza della materia e brani autografi. Il sound è crudo, sporco, il richiamo a Jon Spencer Blues Explosion, Jack White e Black Keys (“Shade Tree Mehanics”) è automatico ma il duo viaggia su una strada personale e originale, confermandosi come una delle realtà più eccitanti in circolazione nella Penisola.
THE DIRTIEST – Sooka
Dischi come questi non andrebbero nemmeno recensiti ma solo ascoltati, facendosi poi spalmare da un loro live sul pavimento di un sordido locale in un posto dimenticato da tutti. La band fiorentina suona velocissima, talvolta ai confini con l’hardcore (in questo senso ricordano certe band americane come i Dils, che precorsero il genere). E’ puro e semplice punk rock, con le chitarre mai distorte ma suonate con un impeto tale che le rende lame taglienti negli apparati uditivi di chi ascolta. Siamo in pieno 1977 ma con più rabbia, energia e voglia di travolgere. Super!
DUB ALL SENSE – Radio Posse
Dub All Sense nasce come progetto nel 2009 dalla mente di Luigi “Dubline” aka Mad L Telese e si sviluppa nel tempo come collettivo, attorno al quale ruotano musicisti e collaboratori. A dieci anni dal precedente tornano con un nuovo lavoro che brilla per freschezza e maturità, riassumendo il percorso artistico di tutti questi anni, tra reggae, ragamuffin, dub, dancehall, prodotti al meglio in questa (ultima?) “trasmissione da una radio immaginaria”. A corollario le numerose e preziose collaborazioni: Mc Baco, VirtuS, Erba Pipa, Terr1, Pinch Lnf, Nova Lengua e Peste Mc fino a produttori e dubmasters come No Fingers Nails, Marco Isla e SameFace. Per gli amanti del genere un disco perfetto nella sua completezza stilistica ma che può risultare più che interessante anche per chi è meno avvezzo a questi suoni.
EDEL – Contro la fretta di crescere
Dopo l’attività con La Scala Shepard, Edel ha intrapreso una carriera solista ricca di soddisfazioni e riconoscimenti (Premio Assoluto e Miglior Testo al Premio Città di Quiliano e il Premio del Pubblico Banca Macerata a Musicultura 2024). I nove brani dell’album prendono particolare spunto dalla lezione di Franco Battiato (a tratti non disdegnano richiami ai Bluvertigo e Morgan), ma amano anche sperimentare, guardare alla new wave anni Ottanta, alla canzone d’autore italiana, folk, perfino un’anima rock blues (“La condizione di Silvia”) e a numerosi altri spunti. Un album completo, vitale, intenso, compositivamente più che maturo, bene arrangiato e prodotto, preludio a un futuro che si annuncia molto interessante.
EDNA FRAU – Slow, Be Gentle I Am Virgin
La creatura oscura di Andrea Fioravanti (Postvorta) e Vincenzo ‘Vins’ Baruzzi (The Doormen), attiva dal 2020, firma il secondo album. Un lavoro intenso, dalle tinte dark, che scandaglia tra gli anfratti della post wave anni Ottanta (da The Mission ai Southern Death Cult con gli immancabili sguardi ai classici Cure e Sisters Of Mercy). L’approccio melodico è molto lirico e dai toni epici, il sound ha il portamento solenne del post punk più aggressivo e diretto. Un album che riflette la maturità artistica degli autori e che entusiasmerà i cultori dell’ambito.
FREAK MOTEL – Human Codec
Matteo Sedda alla tromba, Andrea Sanna al Fender Rhodes, Andrea Parodo al basso e Nicola Vacca alla batteria giungono al secondo album (oltre a un Ep) con il progetto Freak Motel, che si sposta frequentemente tra coordinate artistiche differenti e intercambiabili. Questa volta si destreggiano tra volute Nujazz, fusion, lounge, elettronica, sperimentazione, kraut. Il tutto frullato in una personalità compositiva e sonora ben distinta. Un lavoro di sicuro pregio e particolarmente interessante.
GIOOGE & IL MONDO ALLA ROVESCIA – Indifferenza
Prosegue impeccabile l’ormai lungo cammino artistico e discografico dell’artista brindisino. Anche il nuovo album si muove su coordinate in equilibrio tra canzone d’autore e rock chitarristico con testi che approfondiscono una tematica dominante nella complessa società odierna, l’indifferenza. La sempre maggiore mancanza di sensibilità ed empatia nei confronti della disparità sociale ha creato un mondo sempre più ingiusto. La maturità compositiva è l’aspetto più interessante del lavoro, a cui si affiancano ottimi arrangiamenti e una spontaneità esecutiva, sincera e diretta.
ROSALBA GUASTELLA – Dharma
Prosegue il magico e lisergico cammino artistico della cantautrice torinese che, al terzo album, ci regala un nuovo esempio di maestria compositiva ed espressiva. Le atmosfere acustiche e psichedeliche di questo nuovo lavoro ci portano sui sentieri di Grace Slick, Sandy Denny, del folk ammantato di colori e umori cerebrali a cavallo tra i Sessanta e i Settanta. Ancora una volta un disco di pregio, personalità, a livelli di assoluta eccellenza.
JIMMY & SCOTS FOLK BAND – Beers and Reels
L’amore per le sonorità celtiche ha da lungo tempo trovato ampi spazi nella scena italiana, riscuotendo sempre successo, consenso e una grande “nicchia” di seguaci. Non fa eccezione il progetto Jimmy Scots Folk Band, nato nel 2013 come duo, dopo un soggiorno in Irlanda, ampliato poi a cinque elementi e con una serie di lavori discografici e riconoscimenti all’attivo. Il nuovo ep è la sublimazione dell’amore per il folk irlandese, unito a più solide componenti celtic punk (come si evince, fin da subito, nell’introduttiva “Jump Off the Plank”). Ma la band sa spaziare anche nelle molteplici atmosfere care all’ambito e ci consegna un lavoro che sarà graditissimo ai cultori del genere, grazie soprattutto alle capacità esecutive e compositive della band.
LINGUINI – Silence Is Golden
Esordio per la band milanese, dopo un ep di alcuni anni fa, con un sound duro e massiccio, figlio del post hardcore ma che assimila anche un taglio noise/sperimentale/prog/post rock ovvero una miscela di influenze poco identificabili singolarmente ma che confluiscono in un magma violento e claustrofobico (gli inizi sludge non mentono). La band suona bene e interpreta alla perfezione e con la giusta attitudine il mood richiesto per l’ambito. I brani possono vantare originalità e ottima qualità compositiva. Non deluderanno i cultori del genere.
LONERIVER – About You
Il progetto solista del musicista bresciano Alessio Lonati (Jennifer Gentle, Yonic South, Le Case Del Futuro), firma un ep, dopo l’esordio di qualche mese fa con il doppio singolo “The End / Without You”. I cinque brani si muovono in un’atmosfera malinconica e plumbea, avvolta da un gusto per le ballate care agli arrangiamenti di Phil Spector, all’alt folk e un’attitudine Lou Reediana. La produzione e la registrazione di Marco Fasolo completano il dipinto, accattivante e intrigante.
MARS ERA – Sciacalli
La band fiorentina, nata all’insegna di un repertorio a vase di un solido stoner rock, si è progressivamente spostata verso sonorità che del passato non rinnegano nulla ma che virano anche verso grunge e sonorità alt rock. Il passaggio al cantato italiano li pone anche a fianco di certe esperienze nostrane degli anni Novanta (dai Ritmo Tribale, ai Karma e perchè no? dei primissimi Negrita). La più che ottima produzione accentua la potenza sonora espressa dalla band. In attesa dell’album (in cui i cinque brani dell’ep saranno inseriti).
EMILYA NDME – Piss Off the Neighbour
Nuovo album per l’artista genovese che ha il pregio di muoversi in un ambito particolarmente originale. Nelle sue canzoni c’è il timbro della new wave anni 80 ma anche di Bjork, di atmosfere solenni (talvolta sull’orlo dell’ambient), supportate da una base elettronica, un’anima dream pop (e shoegaze) e da un gusto per la sperimentazione, soprattutto negli arrangiamenti e nella ricerca delle giuste sonorità. Da tenere d’occhio.
SIMONA NORATO – Enigmistica
Personalmente apprezzo molto quando (evento sempre più raro) l’ascolto di un nuovo disco mi spiazza, non mi lascia trovare riferimenti solidi, perché si sposta velocemente, ti abbaglia, per poi scomparire nel buio. Simona Norato ci ha abituati a questo modus operandi ma in Enigmistica giunge al suo apice creativo. Ora ci senti stralci di Billie Eilish, subito dopo di Little Simz, prima che appaia un voluto e chiaro debito con Bertold Brecht e Kurz Weill, per poi abbracciare la solennità di una Diamanda Galas. Il tutto giocato su severe note di pianoforte, un uso stridente dell’elettronica, per arrivare al capolavoro di From The air (nessun pilota), con un feroce, inquietante, ipnotico, teatrale, ironico e drammatico recitato mentre in sottofondo sembra ci siano i Morphine a suonare. Album eccellente, innovativo, avanguardistico nel suo provocatorio classicismo, tutto da scoprire e con cui costantemente stupirsi.
‘O ROM – Radio Rom
Il terzo album del trio partenopeo prosegue il cammino nella sapiente fusione di ritmi e sapori balcanici, tzigani, mediterranei, napoletani, tempi in levare. Un’ alchimia più volte sperimentata (dai Negresses Vertes a Goran Bregovic o Gogol Bordello, tra i tanti) ma che in questa veste ha una marcia in più e non c’è nulla di scontato o prevedibile. Le canzoni viaggiano spedite (inclusa la riuscita versione in 9/8 di “Azzurro”), splendidamente arrangiate e prodotte, ricche di spunti, energia , soprattutto anima (una componente che se manca non si acquista da nessuna parte) e sincerità. L’irresistibile “Rumelaj” e “Zingari” (con l’elenco di personalità “zingare”), con la partecipazione di Daniele Sepe, sono la vetta di un album di altissimo livello.
ORCHESTRA EROTICA ITALIANA – s/t
Tobia Lamare dopo gli Psycho Sun e cinque album da solista arriva al suo primo progetto sulle sonorizzazioni, Orchestra Erotica Italiana. L’album d’esordio è un viaggio attraverso l’immaginario delle pellicola soft erotiche degli anni Sessanta/Settanta di cui compone una possibile colonna sonora collettiva, affidandosi all’evocazione di nomi celebri del genere, da “Laura” (Antonelli) a “Estate con Nadia” (Cassini) a “Serena” (Grandi). Il sound è perfettamente appropriato alle atmosfere evocate dai suddetti nomi e il risultato godibilissimo.
PALE BLUE DOT – (H)earth(h)
A dieci anni dalla formazione, la band ferrarese firma l’album d’esordio con sette brani debitori a post punk e new wave anni Ottanta ma che assimilano spesso umori shoegaze, chitarre che evocano i primi U2, Echo & the Bunnymen, Cure o nomi dimenticati come gli Alarm. Il gruppo gira sempre alla perfezione, anche da un punto di vista compositivo, appropriandosi di un ambito artistico nel modo più fedele e spontaneo. Ottimo.
PERCOSSA FOSSILE – Magnitudo
L’esordio della band patavina è caratterizzato da una costante variabile sonora, ritmica, creativa. L’impostazione è di stampo stoner ma arricchito da numerose contaminazioni, talvolta orientate alla sperimentazione, altre ai King Crimson più duri (dalle parti di “Red”), altre ancora alle follie dei King Gizzard and the Wizard Lizard, sfociando nel post hardcore e nel punk. Tecnicamente ineccepibili, compositivamente quasi Zappiani, a tratti, lasciano il segno con un album difficile da ignorare. Bravissimi.
PINAKOTEK – Komorebi
Sono ormai molti i gruppi che si cimentano con un sound che attinge dalle suggestioni cinematografiche delle colonne sonore datate. Difficile distinguersi nell’abbondanza di proposte, spesso molto simili, ma la band romangnola ci riesce, allargando i consueti riferimenti a sonorità che utilizzano elettronica, sintetizzatori e un gusto ambient psichedelico molto intrigante. Il tutto, come richiesto, rigorosamente strumentale. L’effetto è molto gradevole, solare, una salutare boccata d’aria.
PLANET OPAL – Recreate Patterns, Release Energy
Un concept ruota attorno a una riflessione su come le abitudini e i modelli radicati possano intrappolare l’individuo è il secondo album del duo Leonardo De Franceschi (batteria) e Giorgio Assi (produttore, sintetizzatori e voce). Un sound elettronico, ipnotico e ossessivo, tanto da diventare a tratti perfino psichedelico, tra kraut rock, Kraftwerk, Rockets ma anche ambient e impennate rock. Un lavoro molto accurato, ricco di spunti e infinita creatività.
RIBELLICANTI – Parlami del coprifuoco
La band ruota da sempre intorno alla figura di Giampiero Mortaro. Ricuciti frammenti sparsi nel corso degli anni, la band ha deciso di far uscire una seire di brani pubblicati progressivamente nel web uno alla volta, secondo una cadenza di quaranta giorni, un po’ come veniva fatto con i vecchi singoli: i vinili a quarantacinque giri. Finalmente vengono raccolti in un album che ne conferma lo spessore qualitativo e compositivo e il modo per attualizzare con personalità il patrimonio folk, a cui fanno evidente riferimento le atmosfere delle otto canzoni autografe. Intrigante e coinvolgente.
RIVIERA VENTURA – Monotono b/w Con Te
E’ “solo” un 45 giri ma c’è un mondo intero in questi due brani. Funk, soul, disco, synth pop in sottofondo, una voce suadente, ritmi intriganti, un gusto speciale per arrangiamenti azzeccatissimi, nel singolo estivo semplicemente perfetto!
SENDUKI – Stranìa
Progetto molto particolare e originale per la band calabrese: ispirazione legata a stretto filo con la tradizione folk locale e più genericamente mediterranea che si unisce a un groove funk e dub e utilizza, con discrezione mai invasiva e molto abilmente, l’elettronica. Il risultato è particolarmente suggestivo, stimolante, innovativo e si può fregiare di un marchio di estrema personalità. Da seguire e applaudire.
SPICY KNOTS – Astoria
Esordio discografico sulla lunga distanza per il trio romagnolo, attivo dal 2018. I dieci brani autografi, cantati in italiano, attingono a piene mani dal grunge, filtrato da una sensibilità più indie pop (non di rado gli arpeggi chitarristici riportano agli Smiths) ma che non disdegna impennate punk e post punk. L’album denota una buona capacità sia compositiva che di sapersi destreggiare con cura in un contesto che rischia di essere scontato ma che in questa veste è invece ricco di personalità. Un’ottima partenza.
THRUPPI – s/t
E’ sempre interessante e confortante quando un artista si mette in gioco, sperimenta, guarda avanti. Giovanni Truppi dà vita al progetto che lo unisce ad alcuni componenti del collettivo Thru Collected. Appartengono a generazioni diverse, ma condividono molti pezzi di vita e di arte. Che si traducono in un album stimolante, ricco di spunti e piccoli gioielli creativi, incurante di essere circoscritto a un genere preciso, pur essendo la canzone d’autore l’asse portante dei sette brani. In cui troviamo anche spoken word, hip hop, indie rock. Complimenti per la scelta, sempre più insolita, dell’azzardo. Il risultato ha ripagato abbondantemente.
I TU – Cassetto
Un progetto a modo suo geniale, inclassificabile, estroso, fresco e brillante, quello di Sebastiano Forte e Federico Leo che si fanno aiutare da uno stuolo di interessanti ospiti: Avincola, Carolina Bubbico, Lucio Leoni, Lepre e Francesco Forni, Pino Marino, Ivan Talarico, Francesco De Carlo, Federica Cacciola e Violante Placido. Il tutto produce un album eclettico, che spazia dalla disco alla canzone d’autore, fino al rock blues claustrofobico di “Lasciami qui (nell’autogrill)” che potrebbe stare tanto su un album dei Black Keys o Jack White come su uno di Paul McCartney. La strana miscela è condita da testi ironici e surreali, mai banali o scontati. Il risultato finale è intrigante e stimolante, riuscito e di primissima qualità.
UJIG – Delta
Il quarto album del quartetto milanese ci conferma, pur se non ce n’era certo bisogno, l’alta caratura del progetto che in questo nuovo lavoro si avvale della collaborazione di Fabrizio Bosso, Paola Folli e Lorenzo Cimino. Il contesto sonoro parte da una chiara matrice jazz, spostandosi verso fusion, elementi progressive, un groove ritmico spesso di gusto funk, richiami a Pat Metheny, pennellate blues. Le atmosfere sono costantemente sospese ed eteree, molto soffuse e avvolgenti. Gli amanti del genere ne saranno entusiasti.
ANDREA VAN CLEEF – Greetings from Slaughter Creek
Non ci poteva essere luogo più adatto che il Texas per registrare un album simile, che affonda le radici nel country, nel blues, in quel groviglio di riferimenti culturali e musicali cosiddetti “Americana”. Il nuovo lavoro del nostro songwriter è registrato live in studio, ci porta attraverso i suoi precedenti dischi solisti e si conclude con la cover di “Big River”, omaggio sincero e inevitabile al grande Johnny Cash. Si apprezzano la qualità dell’esecuzione e la sincera attitudine per un ambito sonoro difficile da affrontare e interpretare nella giusta maniera. Un gran bel disco.
VIOLET – Biscotti
L’esordio del giovane artista anconetano si muove con eleganza in un pop raffinato che attinge spesso dalla moderna canzone d’autore italiana. Il riferimento più immediato è Cesare Cremonini ma c’è tanto altro, soprattutto personalità, talvolta ancora da sviluppare ma in generale già di ottimo livello. Le canzoni sono solo cinque, attendiamo una prova sulla lunga distanza confermare queste buone impressioni iniziali.
THEE WOPS – s/t
In una delle sue tante incarnazioni, Luca Re (Sick Rose, 99th Floor, Il Senato etc), approda ora al nuovo progetto con i Thee Wops, alla ricerca delle radici più pure del garage rock. Un pulsante ep con quattro brani è il primo atto di un’avventura che si preannuncia fin da subito travolgente e convincente (ma non avevamo dubbi). Due originali e due oscure cover (di Humans e It’s All Meat) giocate tra garage beat di gusto Sixties, con un organo Farfisa a donare una peculiarità sonora ancora più distintiva. In 200 copie su vinile per Onde Italiane (info@ondeitaliane.it).
VIDEO
A MORTE L’AMORE – K.O., ACQUA DISTILLATA CANTA RIBALTAVAPORI – Passerà, AGA – Ambient 2.0, MARINO ALBERTI – Gelato alla crema, ALECO feat. Nancy Fazzini – Guance rosse, MATTEO ALIENO – Piselli, ALLERTA! – Assicurazioni Sanitarie, MARCO AMOROSO – Vantablack, ANDROMEDA – Lollipop, ANIMA NERA – Dea, ASTERIA – Triste, STEFANO ATTUARIO – Amen, B-NARIO – Buone Vacanze , FULVIO BE – Tu che mi salvi sempre tu, BECA – Sunset Liveset at Portus, Viareggio, JOHN BEER – Overthinker, ALICE BLASI – Non so più di te, BONNY JACK – Carnival Valley Live Session, BOSKY – Essere o Avere, ANTONELLA BUCCI – Sogni ribelli, CAMILLA BUZZETTI – Let Me In, CALIBRO 35 – Exploration (Making Of), MARCO CALINI – Lo show, CALLIOPE – Mistress, FRANCESCO CAMATTINI – Canzone Bianca – Preghiera di Francesco, BEATRICE CAMPISI – Mappe stellari, ANTONIO CARLUCCIO – Te porto a Napule, NICOLO’ CARNESI – Orfeo, CHIAMAMIFARO – Acqua passata, CILIARI – Vita da cani, CLOUDE – Basta, AGNESE CONTINI – Fiori nell’arco, CRISTIANO COSA – La voglia (Loft Session feat. Roberto Angelini), CRP – Screpolano, CRIFIU – Merci, MAURIZIO CRUDI – Una parte indivisibile, CURU’ – Saluterò di nuovo il sole, STEFANO D’ORAZIO – Non lo so, DADA’ – Con la stessa faccia, ALEX DANIELI – Nel vuoto, SERENA DE BARI FEAT. LEEE JOHN OF IMAGINATION – Illusion, MARILENA DE MAURO – Sono il motivo, LORENZO DE SANTIS – Ossa, DIMAGGIO – Uomo di vetro, EMMA E GIULIA – In chat sospesa, FAIDA CLAN – Only Faida, SIMONE FERIOLI – Non cambiare mai, MAX FRANCESE – Vampire, MASSIMO GALASSI – Il mio diario, GIUSEPPE GAMBI – Siamo Noi, MICHELE GAZICH – Solo i miracoli hanno un senso stanotte in questa trincea, GEMINI – Ti vengo a prendere, LUCA GHIOLDI – Datemi un funky, STEFANO GOVONI – Storia di una notte di mezza età, VANESSA GREY – I vip so chic, HYST – Elon ( biografia non autorizzata ), KORISHANTI feat. Bunna – Il pessimista, IL VAGABONDO DETTO HOUSTON – Non finisce più, IL VAGABONDO DETTO HOUSTON – Candela profumata, IDREAMJAZZ – Ruota, ISOTTA – Happy Ending, LAMADURA – Solamente un gioco, GIACOMO LARICCIA feat. NOA & MIRA AWAD – Candela nell’oscurità, LA CITTA’ BRUCIA – Qualcosa di semplice, LE DISTANZE – Fuori di me, LELLA – Tornerò, THE LIZARDS – Wake Up Now!, FRANKIE LOVECCHIO – My sweet obsession, LUCIA – Ammuccamu, ESCAPE TO THE ROOF – Back Again, THE HEAT INC. – You’re Gonna Kill That Girl, KORISHANTI feat. Bunna – Il pessimista, KORMORANO – Traumi, KYPRA – Coreomania, MAD DOGS – No More Lies, MAD DOGS – Black Sheep, MAMA.IN.INCA – Dentro L’Inchiostro, FEDERICA MARINARI – Pace Vegetale, VALERIO MARTINO – La canzone che nessuno canterà, VALERIO MARTINO – Non siamo Jedi, DAVIDE MELIS – Anni 80, MENOUMANO – Ace of electronics Electroace, MINIMAL – Surreale, FRANCESCO MIRCOLI – Banana, MODIVARI – Isidora, LEONARDO MONTEIRO – Promesse Tempeste, NAIMAH – Love And Die, NARCISO – Monotonia, NDRANGHESTAN – Inarrestabile, NESSUNO ESCLUSO – Niente da te, FABRIZIO NITTI – Testimone del Cambiamento, LUCA NOTARI – Un mondo in cui credere, ODIRAA & CHRISTIAN LISI – Blue, ARIANNA PASINI e la Piccola Orchestra – Lontano (dal vivo, Sala Poletti del Teatro Galli di Rimini), TITO PAVAN – Una rosa, ALESSANDRO PELLEGRINI – Tasso in love, PAMELA PETRAROLO – Fuori di testa, WILLY PEYOTE – Next, FABIO POLI – Lisa che vuole che la notte non finisca, MANOLO PRINCE feat. Monaldo – Pancrazio, CHIARA RAGNINI – Sabato, ALESSANDRO RAVERA – Fantera, I RIBELLICANTI – La libertà, WALTER RICCI – Male Assaje, ALICE ROBBER – Bianco, nero, rosso!, ROCCO – L’esperto, ELENA ROMANO – Estraneo, ALESSIO ROSATI – Perfetto così, ROSSELLA – Mela a metà, LUCA ROSSETTI – Emiparesi, LUCA RUSTICI – Tienimi con te, DARIO SANSONE – Mamma, ROBERTO SARNO – Prima di un’estate, SERENA SCHINTU – Destinazione, ALFINA SCORZA – Eduardo, SEBBA – Vanità, STEFANO SIGNORONI – La Follia Della Dolce Vita (Live), SOLOPERISOCI – Caterina, STEFANO SPAZZI feat. Antonello Mazzeo – Un’estate ancora, SPICY KNOTS & ALTROEGO – Solo un giorno, SULABU – Portofino, SUPEREROI – Fabulous Wood , SVEGLIAGINEVRA – Pessima idea, THRUPPI – Nero, FRANCESCO TRIMANI – Siamo solo normali feat. Coro Cantintondo, PAOLO VALLESI – In fuga verso il sole, RICCARDO VELLO – Aiutami a ricominciare, VEX – Cosa resterà di noi?, WEPRO – Tu mi fai Wao, RICO YEBOAH – Leopardi, ELIE ZOE’ – Dormant Plants, ZZOLA – Viziata
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