L’INVIDIA – Crollano i palazzi

“Crollano i palazzi” è un brano che racconta il momento storico attuale, in cui la guerra domina la scena mondiale. I numerosi conflitti in corso in diverse aree del pianeta hanno ispirato la band a lanciare un messaggio di speranza rivolto a tutte le popolazioni costrette a convivere con le drammatiche conseguenze della guerra. Qualunque sia la motivazione, la guerra resta sempre qualcosa di profondamente sbagliato. 

Con questa canzone, il gruppo si schiera idealmente come parte della resistenza, invitando a guardare oltre le colpe e le azioni sbagliate, per riscoprire l’umanità che accomuna.

Spiega la band a proposito del brano: “Il singolo si rifà a scenari apocalittici essendo il tempo principale la guerra, il sound è corposo, distorto cadenzato da un ritmo incalzante e puramente rock con un cantato arrabbiato caratteristico di Vittorio”.

Il videoclip di “Crollano i palazzi” ruota attorno al messaggio di speranza che la band intende trasmettere come risposta simbolica agli scenari di guerra che affliggono il mondo. Attraverso una serie di scene altamente evocative, vengono rappresentate diverse immagini simboliche: bambini che giocano ingenuamente a fare la guerra, soldi sporchi sparsi tra le macerie, cuori infranti. Tutti elementi che mettono in luce lo spirito guerrafondaio che purtroppo caratterizza la realtà contemporanea. A fare da contrappunto a queste immagini, la figura di una donna che incarna la speranza, intesa come unica vera arma contro il male.

Biografia

L’Invidia è una band rock del panorama salernitano fondata nel 2019 da Vittorio Mascolo attuale cantante e chitarrista, Giovanni Caiazza alla batteria, Gino de Filippo al basso e Lorenzo Fiume alle chitarre elettriche. La band si rifà a sonorità del rock americano spaziando dal punk al grunge di Seattle con un cantato di carattere fortemente sociale, arrabbiato, di denuncia e senza mezzi termini.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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