MATOH – Ho capito

“Ho capito” è un brano diretto e tagliente, carico di sarcasmo e frustrazione, nato dalla necessità di reagire all’oppressione sociale e alla continua imposizione di standard prestabiliti. Attraverso un testo crudo ma lucidissimo, l’artista esprime il suo rifiuto verso l’omologazione e i giudizi non richiesti, restituendo voce e spazio a chi si è sentito fuori posto. Un pezzo che alterna ironia e rabbia, portando alla luce il peso di dover sempre rispondere alle aspettative altrui.

Spiega l’artista a proposito del brano: “Questo brano è nato perché mi sentivo schiacciato, non solo da ciò che gli altri dicevano, ma da quello che pensavo volessero da me. A un certo punto ho smesso di voler piacere, e ho iniziato a dire la mia. ‘HO CAPITO’ è il mio primo singolo, e sono molto contento che sia proprio QUESTO: dice chi sono, come sono e perché sono. Questo brano non sarà perfetto, ma è onesto. Non è pensato per convincere nessuno, ma per liberarmi, come un po’ tutto quello che scrivo. Se a qualcuno darà fastidio, vorrà dire che ho centrato il punto. E se qualcuno mi criticherà dicendomi che sarebbe stato meglio fare un’altra canzone, gli risponderò <<Ho capito.>>”.

Il videoclip di “Ho capito”, diretto da Gianluca Scalia, è una narrazione visiva ricca di simbolismi e atmosfere sospese. Ambientato in uno spazio indefinito, quasi onirico, il protagonista si muove tra ombre e luci, alla ricerca di un equilibrio interiore. I movimenti rallentati, le inquadrature strette e il contrasto tra bianco e nero e colore riflettono il conflitto tra consapevolezza e confusione emotiva. Il video guida lo spettatore in un viaggio emotivo, esplorando il dolore, la crescita e l’accettazione. La produzione video è firmata Kemedia Srl, su progetto di TRP Music.

Biografia

Matoh è un cantautore siciliano classe ’96. Scrive e compone fin da giovanissimo, trovando nella scrittura uno strumento necessario per elaborare emozioni e restare in equilibrio, pur rimanendo connesso a tutto ciò che ha intorno. I suoi testi affrontano con lucidità e istinto temi come l’identità, il disagio sociale, la fragilità emotiva e il bisogno di riscatto. Il suo percorso artistico nasce da un’urgenza personale prima ancora che musicale, con una voce che non cerca approvazione ma verità.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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