MATTEO ALIENO – Piselli

La nuova pagina di un diario intimo, un’istantanea colorata e al tempo stesso velata dal filtro della nostalgia per qualcosa che passa velocemente e non torna più.

Piselli è il nuovo singolo di Matteo Alieno che esce venerdì 30 maggio per Honiro / Island Records (Universal Music Italia). 

Dopo il graffiante grido punk rock di Per la nostra età e la morbida ma penetrante ballad Chi Vince Che Vince?, il cantautore, produttore e polistrumentista romano torna con un brano scanzonato e malinconico, un nuovo capitolo del suo personale romanzo di formazione.

Il pianoforte è al centro di un brano in cui si rincorrono giochi e melodie, a cavallo tra Banana Republic ed Elton John, per raccontare una storia di amicizia fraterna, una di quelle autentiche senza doppi fini e rivalità. Non tanto un caso di “amicizia maschia” quanto un legame sincero e disinteressato: voglio perdere tempo con te / non ci serviamo a niente (…) / mi fai contento, anche se non sei perfetto / esserti amico non è un investimento. 

Questo pezzo l’ho scritto pensando a Gustavo, un mio amico vero. Dico “vero” perché ci siamo sempre voluti bene senza esserci utili, siamo amici e basta, e questa penso sia una cosa importantissima. Amo questa canzone anche per il finale barocco scritto da Luca (Caruso): è un mago, non so come abbia fatto a partorire questa follia, volevamo solo ispirarci a In My Life dei Beatles e ci è partita la mano. – Matteo Alieno.

La scrittura per immagini dell’artista si fa più che mai immediata, restituendo spaccati di vita che si possono visualizzare chiaramente (mi manca da morire / quando giocavamo in cortile / con la palla appena gonfiata / che ogni volta finiva nelle ortiche). La fotografia precisa di un tempo di cui vediamo subito sfumature, luoghi, contorni e protagonisti, che possiamo essere tutti noi, oggi come vent’anni fa. Una poetica come sempre contraddistinta dal suo tratto pungente e tenero, leggero e ironico allo stesso tempo, capace di mettere nero su bianco un’emozione, una caratteristica, un sentimento. Come la spensieratezza che si perde troppo presto, o l’esserci, insieme, nonostante tutto. O ancora l’autenticità, un elemento che torna spesso nella sua narrativa: un omaggio all’imperfezione, all’anti performance, lo scardinamento dell’ossessione del risultato, celebrando invece la bellezza di ciò che si fa non perché è utile ma per il solo piacere di farlo.

CREDITI BRANO

Scritta da Matteo Pierotti e Luca Caruso
Prodotta da Matteo Pierotti e Luca Caruso

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.