MISHA CHYLKOVA – Dead Plants

Misha Chylkova presenta il videoclip di Dead Plants: una ballata ipnotica dai toni cinematografici e carica di simbolismo.

 Dead Plants, il nuovo videoclip firmato da Misha Chylkova, musicista psych dream pop di origine ceca cresciuta a Londra e attualmente di base a Milano. Il brano è tratto dal suo album di debutto Dancing the Same Dance, uscito a novembre 2024 per Gare Du Nord Records (LP, CD e digitale).
Diretto da Leonardo Canzi, il video accompagna una delle tracce più evocative e cinematiche dell’album, costruendo una narrazione sospesa tra sogno e intimità domestica. Attraverso immagini essenziali ma dense di simboli, Dead Plants mette in scena il dolore silenzioso di chi sceglie coscientemente di investire in qualcosa da cui non potrà mai avere nulla in cambio, una speranza perseverante, un addio che si consuma in piccoli gesti ma definitivi.
Al centro, la figura dell’artista incarna un rituale di commiato che si fa loop emotivo e riflessione sulla ripetizione: tema chiave dell’intero Dancing the Same Dance, affrontato tanto a livello lirico quanto musicale. Il brano, ottavo della tracklist, si muove su territori rarefatti tra dream pop, ambient e suggestioni cinematiche, con arrangiamenti onirici e volutamente minimalisti.
«Dead Plants racconta il gesto consapevole del dare tutti se stessi a un qualcosa che non lo restituirà mai», spiega MIsha Chylkova«È una canzone sull’insistenza della speranza, anche quando è contaminata dal dubbio, dalla negazione, da ciò che resta non detto. L’idea di annaffiare piante morte mi sembrava una metafora perfetta: un gesto tenero e disperato allo stesso tempo, che facciamo per amore, per ostinazione, o perché non sappiamo fare altrimenti.»

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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