AVA – Vida lenta vida loca
“Vida lenta vida loca” è un brano urban pop con sfumature latine ed elettroniche, che unisce beat rilassati ma incalzanti a un mood ironico, provocatorio e profondamente contemporaneo.
“Vida lenta vida loca” è un brano urban pop con sfumature latine ed elettroniche, che unisce beat rilassati ma incalzanti a un mood ironico, provocatorio e profondamente contemporaneo.
Filmed at Zoo Station, Torino, Italy
Directed by: Matteo Melotto (Visceral Studio)
Band logo by: Mirkow Gastow
Audio recorded and mixed by: Davide Donvito at Magma Studio, Turin, Italy
Mastered by: James Plotkin, Plotkinworks USA
Special thanks to: Stefano Giove and Fabio Lionello (Zoo Station)
Torna l’artista marchigiano, con un lavoro crudo, diretto, scarno, in cui gli arrangiamenti sono tanto minimali quanto efficaci.
Le undici canzoni sono prevalentemente di stampo pop e debitrici alla canzone d’autore italiana ma non disdegna anche escursioni nel rock e nel prog.
Un videoclip dal carattere allusivo e divertito, in cui il regista Michele Vitiello ha animato attraverso l’intelligenza artificiale, con la collaborazione di Niccolò Carosi, una proiezione a tratti caricaturale del quotidiano, fra lustrini e carrelli della spesa.
“Gaia Goodbye” è una lettera d’addio alla Terra: una ballata elettronica e sognante in cui l’umanità lascia il pianeta per permettergli di guarire.
«Le scene sono state girate il 30 Luglio nel primo pomeriggio per ottimizzare la luce al massimo. Ci troviamo al Mulinaccio di Scandicci, luogo che custodisce almeno 3 secoli di storia. Stavo cercando da mesi il volto da dare a Talyesin Merlino nel video e quando conosco Duccio Pacini – che ha fatto già delle parti in alcuni film a carattere storico – capisco che la mia ricerca era giunta al termine. Era esattamente il volto che stavo cercando. I costumi sono stati progettati da me e da M. E. Biffi, sarta di scena, il trucco è a cura di Eleonora Masetti.»
Esce il secondo singolo estratto dal nuovo album della band folk rock di Feudalesimo e Libertà.
La gamma di riferimenti parte da un predilezione per il mondo grunge ma si muove volentieri verso la genialità di Jack White e le sue innumerevoli incarnazioni, non disdegnando blues, noise e pennellate psichedeliche.
Basi di matrice folk celtica ma che si arricchiscono di elementi dark, al limite del gotico, melodie mediorientali, sperimentazione, elettronica.
Commenti recenti