Esordio discografico sulla lunga distanza per il trio romagnolo, attivo dal 2018. I dieci brani autografi, cantati in italiano, attingono a piene mani dal grunge, filtrato da una sensibilità più indie pop (non di rado gli arpeggi chitarristici riportano agli Smiths) ma che non disdegna impennate punk e post punk. L’album denota una buona capacità sia compositiva che di sapersi destreggiare con cura in un contesto che rischia di essere scontato ma che in questa veste è invece ricco di personalità. Un’ottima partenza.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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