BLUMELE – Volevo sembrare Goku
L’ambito è facilmente circoscrivibile al pop punk più classico (Blink 182 e Sum 41 in particolare), con testi sbarazzini e adolescenziali.
L’ambito è facilmente circoscrivibile al pop punk più classico (Blink 182 e Sum 41 in particolare), con testi sbarazzini e adolescenziali.
Regia & DoP: Daniele L. Bianchi
Aiuto regia e fotografia: Valentina Genna
Montaggio: Giacomo Valentini
Lager sono stati tra i principali gruppi mod dell’epoca ma oltre a un sound debitore al mod rock di stampo 1979, hanno progressivamente assimilato influenze psichedeliche e garage beat come ben rappresentano questi 9 brani.
Dieci canzoni intrise di un rock basico e diretto che spesso flirta con il pop punk più immediato e contagioso.
Un album energico, potente, figlio di punk rock e post punk ma che non disdegna rimandi al Britpop più aggressivo e distorto.
La band sarda scava nel profondo del garage punk più ruvido, scarno, abrasivo, quello che prende spunto dai Sixties ribelli e controcorrente di Sonics, Music Machine, Seeds, Monks, poi reso ancora più selvaggio negli anni ottanta da Gravedigger V, Morlocks, Gruesomes.
Un album oscuro e duro, figlio delle atmosfere post punk e post wave degli anni 80, che pulsa ritmicamente mentre intorno il sound si fa spesso abrasivo e urticante.
Nuovo singolo, punk italiano di fine anni 70 (primi Gaznevada e Skiantos) con un taglio alla Ramones, omaggiati nella B side con un ottimo rifacimento del loro classico “Judy is a punk”.
Punk rock classico, in italiano, senza troppi fronzoli, diretto e suonato come si conviene.
Come sempre puro e semplice punk rock, diretto, con testi provocatori, irritanti e semiseri, ai confini con il cosiddetto “demenziale”.
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