RAB4 – A dream away

Prosegue la fortunata carriera della band emiliana che si è recentemente aperta anche interessanti varchi all’estero, ottenendo riscontri e successo. Il nuovo album è il più elaborato della loro storia discografica, aprendosi a una dimensione eclettica, in cui convergono il tipico rock di sapore “americano” (da Bruce Springsteen a John Cougar o nomi minori come Willie Nile) a cui ci hanno abituati, un costante groove ritmico funk soul (accentuato da un sapiente uso della sezione fiati, all’occorrenza), un retaggio compositivo cantautorale, echi anni 70 (gli Who che fanno capolino in “It’s called love”) e della psichedelia dei 60 (vedi la title track che riporta ai primi Traffic). Un album completo, ricco di spunti e, molto semplicemente, di brani irresistibili.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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Una risposta

  1. Sebastiano Pezzani ha detto:

    GRAZIE!

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