BARELY AWAKE – s/t

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Il quartetto pesarese è attivo dal 2009 ma giunge solo ora all’esordio discografico con un album composito, dalle svariate influenze e dall’impronta marcatamente psichedelica da un punto di vista dell’approccio artistico-compositivo, anche se i riferimenti più immediati sono per le sonorità e le ritmiche complesse che furono care a Primus e Mars Volta.

C’è molta sperimentazione, addirittura alcuni accenni quasi Pink Floydiani (in particolare nella voce femminile che caratterizza “Where else is me”) ma l’album esula da qualsiasi concetto di “classic rock”, sempre sfuggente ad ogni possibile classificazione. Ed è un grande merito.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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