CESARE BASILE – L’Arvulu Rossu

A Music video produced by Cinepila and Urtovox rec

Musica e testi di Cesare Basile (c)&(p) 2019 Urtovox rec (www.urtovox.com)

Nel 1939, a Catania, il questore Molina ingaggia la sua personale guerra contro la pederastia. Ossessionato dai iarrusi (gli omosessuali) li perseguiterà in ogni modo fino alla deportazione alle isole Tremiti. Molti di loro sono ragazzini che, in ossequio alla difesa della mascolinità italica, vengono sottoposti a ispezioni anali, prelievi di sangue, oltraggi corporali di ogni tipo per accertare dove nasce e come si contagia la differenza. Continuiamo ad essere figli dell’infamia.

Video Credits: Regia e montaggio: Giovanni Tomaselli DOP: Premananda Das Production designer e aiuto regia: Rosario Samuel Adonia 1stAC: Paolo Catalano Capo macchinista: Umberto Amato Riprese drone: Marco Stancampiano Con Edoardo Monteforte

Grazie a: Palestra Lupo Catania, Teatro Coppola Catania, Roberta Incatasciato, Brunalba Carpignani Panebianco, Francesco Carbonaro, Laura La Rosa, Elena Majorana,Marco Sciotto.

Lyrics: L’Arvulu Rossu Taliala sta città ca pari tuttu mari è tuttu mari mari unn’è ghiè ma non ti po abbiari taliala sta città ca pari tuttu mari E c’è n’arvulu rossu ‘nfacci a stu gran mari chin’i quacina sapi picchì picchì ti po ‘nfittari ah c’è l’ Arvulu Rossu ‘nfacci a stu gran mari Rici ca ‘n tempu fici fruttu traviatu chi fruttu è cori stratariu amuri scarpisatu rici ca ‘n tempu fici fruttu traviatu A scutu di la razza ‘sbirru fa sintenza ci cava u malu all’umanità tu si mala simenza a scutu di la razza u sbirru fa sintenza Viremu quantu è russu u sangu ro jarrusu chi russu è ri cchi culuri stu sangu ‘mprastiatu Molina dimmi quant’è russu u sangu ro sgaggiatu Ci ficiru na varca di carta bullata dabbanna o mari c’è la virtù oh rarica ‘mpistata cu n’appi n’appi e a masculanza fu sanata

L’Albero Grosso

Guardala questa città che sembra tutto mare è tutto mare mare dappertutto ma non ti puoi buttare guardala questa città che sembra tutto mare e c’è un albero grosso in faccia a questo gran mare pieno di calce chissà perché perché ti può infettare ah c’è l’Albero Grosso in faccia a questo gran mare dice che un tempo ha fatto frutto traviato che frutto è cuore di strada amore calpestato dice che un tempo ha fatto frutto traviato a scudo della razza uno sbirro fa sentenza gli cava il male all’umanità tu sei cattiva semenza a scudo della razza lo sbirro fa sentenza vediamo quanto è rosso il sangue di un frocio che rosso è di che colore questo sangue imbrattato Molina dimmi quanto è rosso il sangue di uno venuto male gli hanno fatto una barca di carta bollata dall’altra parte del mare c’è la virtù oh radice infetta chi ha avuto ha avuto e la mascolanza è stata sanata

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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