BUCKWISE – Best end

A tre mesi di distanza dal primo singolo del nuovo corso “Older”, dopo un’estate caratterizzata da una stimolante ed intensa attività live, tornano a regalare emozioni in musica i pugliesi Buckwise, quintetto alt pop attivo dal 2018, tra le cose più affascinanti emerse dal sottobosco musicale italiano in questi ultimi anni.

“Best End” è il nuovo singolo della band in uscita venerdì 27 ottobre in streaming e in digital download sulle principali piattaforme di smistamento musicale. 

Nell’immaginario musicale dei Buckwise, l’attitudine indietronica e la contaminazione con sonorità piene e stratificate danno vita ad orchestrazioni sintetiche dal forte impatto emotivo. Un percorso sonoro in costante evoluzione e in perfetto equilibrio tra analogico e digitale, con un’attenzione particolare alla parte visiva. 

A parlarci della genesi e delle sensazioni legate a questo singolo è la stessa band pugliese: 

Andare avanti, non fermarsi, alla ricerca dell’ennesimo finale. Per poi ricominciare di nuovo.
La vita non è altro che riempire il tempo. L’importante è trovare qualcosa che generi passione, che possa travolgerci. Avere tutto è essere niente. Essere tutto è avere sé stessi. Alla ricerca di un altro finale migliore. Best End ci porta in una dimensione onirica, quasi protetti dai suoni, cullati dalle voci stratificate. Per poi esplodere nel realizzare che ogni finale è solo un altro inizio, un’altra tempesta. L’elettronica rompe la scena, dà vita ad un’atmosfera ipnotica che riflette la continua ricerca. Per riconoscere che la ricerca di quel “best end” è in realtà ciò che ci rende vivi, ciò che ci spinge a crescere e ad evolverci.

“Best End” è accompagnato da un videoclip splendidamente realizzato dagli stessi Buckwise, capace di incastrarsi alla perfezione nelle atmosfere evocate dal brano:

Guardare, guardarsi. Esplorare l’altro per sentire sé stessi. I movimenti dei danzatori del video di Best End riprendono la stasi e il dinamismo dei due momenti della canzone. La prima parte si apre con una rivelazione, e si concentra sulla lotta tra la stasi e l’impulso di uscire da un immobilismo che cristallizza. Poi l’immagine si accende. Il processo è graduale, implica conoscenza e cautela, guidate dall’istinto. Ma si ritorna all’impeto, alla tempesta, a ciò che sembrava non poter tornare più. La danza che ci viene proposta dalle immagini sapientemente montate ci restituisce un percorso che è capitato a molti. Pensare di essere ormai immobilizzati e poi scoprire, gradualmente, che si può ricominciare.

A credere nel progetto, la ruspante label indipendente Dischi Uappissimi (Checco Curci, LAZZARETTO, Bouvier, Leland Did It) e la Bonimba srls di Francesco Cerasi, noto editore e compositore di colonne sonore per cinema e serie tv.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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