CLAN ZINGARO – Non dire una parola

“Non dire una parola”, il video del nuovo singolo del Clan   Zingaroensemble milanese capitanato da Daniele Gregolin con Nadio Marenco e Cesare Pizzetti, musicisti uniti dalla passione per i ritmi gipsy swing e jazz manouche internazionale. Il brano, disponibile in digital download e in streaming per Bluebelldisc Music,  è un crossover di atmosfere cinematografiche pulp anni ’70 e ‘90 dove la “vintage italian bossa” e il gipsy swing manouche si incontrano in un inusuale scambio di punti di vista. Echi di ritmi mediterranei e folk richiamano le calde, spensierate e malinconiche estati vintage italiane, incontrando i ritmi del jazz americano d’oltre oceano, il tutto accarezzato soavemente dalla inconfondibile voce dal virtuosismo mai autoreferenziale di Camilla Battaglia, ospite speciale.

 

Daniele Gregolin: “Questo brano insieme a questo video sono il nostro personale manifesto alla libertà di espressione del libero pensiero musicale: un inno alla disobbedienza che rimane però fedele solo all’amoreDa sempre l’umanità si è sforza di rappresentare, immaginare, comunicare i propri pensieri ed ideali attraverso l’arte e la musica, talvolta intrattenendo a semplice scopo ricreativo, talvolta facendosi portavoce direttamente o indirettamente delle più disparate idee, movimenti e pensieri. L’arte e la musica sono mezzi potenti con i quali l’umanità si è fatta portavoce di idee di libertà, rispetto e fratellanza anche e soprattutto nei momenti difficili e critici della storia dell’umanità stessa, mostrandone le sue molteplici facce e contraddizioni senza necessariamente darne un giudizio, suscitando nel’ascoltatore e nello spettatore libere conclusioni, emozioni e meditazioni. “Non Dire Una Parola” è un brano strumentale che veicola un forte e impattante messaggio sociale attraverso il video e la narrazione delle sue immagini, che è parte integrante di esso, per questo non abbiamo sentito il bisogno di aggiungere nessun testo  nessuna parola in più

 

Il videoclip di “Non dire una parola” accompagna l’ascoltare e lo spettatore in una dimensione attuale e a tratti surreale dove alcune persone appartenenti alle estrazioni sociali più disparate si ritrovano per caso a bere un aperitivo. Gli invitati dapprima vengono serviti ai tavoli da un misterioso cameriere che oltre a cocktail serve messaggi “subliminali” e cliché che i media ci hanno abituati, volenti o nolenti, ad accettare nel nostro quotidiano. Sono messaggi che strutturano e condizionano la nostra esistenza in direzioni stereotipate: un sentito omaggio al John Carpenter di “Essi Vivono” capolavoro del cinema fantascientifico del 1985. Quello che accade alla fine è tutto da vedere, senza dire una parola.

 

“Non dire una parola” è stato scritto e composto da Daniele Gregolin e il Clan Zingaro, che ne hanno curato anche la produzione. Registrato presso Innuendo Studios. Mix di Diego Maggi e Daniele Gregolin. Master di Stefano Barzani presso Tranquilo Studios. Il video, scritto e diretto da Daniele Gregolin, è stato girato a Villa Arconati Castellazzo di Bollate.

 

Hanno suonato: Camilla Battaglia (voce), Nadio Marenco (fisarmonica), Daniele Gregolin (chitarra solista), Cesare Pizzetti (contrabbasso), Ale “Pacho” Rossi (percussioni), Michele Gattoni (chitarra ritmica).

 

Clan Zingaro: il ritmo franco tzigano incontra le canzoni della swing era italiana, dei grandi autori come Carosone, Buscaglione, Conte, il fervore virtuoso e la poesia dell’icona della chitarra zingara Django Reinhardt incontra il gusto per la melodia italiana, le canzoni internazionali del passato e presente: sono questi i punti cardinali del Clan Zingaro, ensemble di musicisti riuniti dalla passione del ritmo gipsy swing – jazz manouche, considerati di riferimento nel panorama della musica jazz italiana ed internazionale. Il “Clan” con il suo organico multiforme ed il suo sound distintivo, elegante e al contempo leggero rileggono l’immaginario musicale gipsy jazz e swing manouche contemporaneo in continua evoluzione, dove le cover e le composizioni originali vengono contaminate dalle più diverse culture musicali e ritmi   del globo. Il loro set non manca di virate elettriche, atmosfere retrò vintage da big band e orchestrazioni cinematografiche pulp visionarie. “Spaghetti Gipsy”, il loro primo album è un manifesto contemporaneo di una Italia in bianco e nero gloriosa, naif e romantica, dove i ritmi franco gitani non ne oscurano la forte bellezza e la intrinseca italianità ma anzi ne esaltano i tratti dando luce ad una nuova e contemporanea energia vitale dove l’eleganza e le memorie storiche riflesse nelle apparenti semplici canzoni-cartolina si svelano con un rinnovata vitalità. Nei loro live il suono della tradizione incontra la contemporaneità, in un flusso di contaminazione che mostra la musica di oggi con gli occhi del passato e viceversa. Se questo fosse una ricetta, sarebbe “Spaghetti Gipsy” un nuovo piatto ricco che non tradisce il suo sapore, come la tradizione italiana ci ha ben abituato, ma dove con il “Clan” le note aromatiche degli ingredienti sono armonizzate dal un unico comune denominatore, lo swing. Nel giugno 2020 l’ensemble torna con il singolo “Non dire una parola”, special guest alla voce Camilla Battaglia e Ale Pacho Rossi (Elio e le storie tese).

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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