DESERT KOSMO – LXVIII
L’esordio del trio romano è un intrigante condensato di influenze che abbracciano un contesto ampio, andando dallo shoegaze, alla psichedelia, al post rock, con impennate chitarristiche dal sapore quasi grunge. Le atmosfere sono spesso sospese, gli arpeggi chitarristici il tratto dominante, l’incedere ritmico talvolta si spezza ma crea uno strato ipnotico e pulsante che accompagna alla perfezione i sei brani (oltre a un breve interludio). Molto personali, una buona partenza.
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