ERNESTO BASSIGNANO – Soldati, Arlecchini e Pierrot
Cantautore atipico che dagli esordi (nel lontano 1973) ha deciso di pubblicare poco e in modo centellinato. E’ questo infatti il decimo album della carriera, un lavoro molto intimista, in cui abbandona il suo tipico piglio all’insegna dell’invettiva. I brani sono spesso introspettivi, venati di malinconia (con la pregevole eccezione della beguine/milonga “Ben venga maggio”, nella vena di Paolo Conte), attingono dalla tradizione della canzone d’autore italiana con uno sguardo a sonorità folk. Un lavoro prezioso, intenso, denso e di grande livello autoriale.
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