FIORENZA CALOGERO – Si vide all’animale

Online il video di “Si vide all’animale” di Fiorenza Calogero feat. Eugenio Bennato e M’Barka Ben Taleb brano pubblicato lo scorso venerdì 22 marzo, nell’anniversario della morte di Raffaele Viviani, primo passo verso la pubblicazione di un nuovo progetto discografico incentrato sulla riproposta dei testi e delle musiche di Viviani in chiave contemporanea. Non un convenzionale omaggio al protagonista della drammaturgia napoletana del ‘900, bensì la riscoperta di un’appartenenza.
 
Regia: Gabriele Saurio 
Murale Viviani: Nello Petrucci 
 
Nata e cresciuta a Castellammare di Stabia, Fiorenza Calogero è una delle voci di Napoli. La sua trentennale attività la porta ad intraprendere un cammino nel canto melodico di tradizione orale, la sua arte affonda le radici nei linguaggi e nelle suggestioni tipici della terra d’origine. La sua carriera è un percorso tra attività teatrali, cinematografiche e soprattutto concertistiche. La versatilità della voce, l’approccio sanguigno alla scrittura e l’espressività scenica, fanno di Fiorenza Calogero una delle più profonde interpreti della canzone tradizionale italiana. Oggi affronta una delle sfide più intense e significative della sua carriera: utilizzare l’eredità di Viviani per esplorare il tema del recupero di un’identità territoriale: un percorso fatto di ricerca, introspezione, studio, che culminerà nella pubblicazione il 19 aprile di un album dal linguaggio contemporaneo, world, capace di preservare l’originale valore espressivo dei testi di Viviani. 
 
“Si vide all’animale” di Raffaele Viviani è un brano che riflette sulla condizione umana attraverso l’uso di metafore. L’autore esplora il lato selvaggio e istintivo dell’uomo per esaminare le complessità della vita e della società. Il testo invita a riflettere sul nostro rapporto con la natura e sulla ricerca di un equilibrio tra la civilizzazione umana e gli istinti di sopraffazione del più debole che condividiamo con gli animali. 
 
Fiorenza Calogero parla di “Si vide all’animale”: “Le tematiche trattate da Raffaele Viviani sono di estrema attualità. Oggi gli “Zingari” non viaggiano in carovana, ma vivono in campi rom ai margini delle periferie e “Bammenella”, non passeggia per Toledo, ma attende i clienti vicino a un fuoco lungo la Domiziana. In “Si vide all’animale” la guerra viene rappresentata come un impulso innato dell’uomo a dominare il più debole. Nell’intero album sono affrontate tematiche che continuano a risuonare ancora oggi.” 
 
La produzione di questo lavoro ha portato Fiorenza, originaria del Caporivo, il quartiere di Viviani dove è ancora presente la sua vecchia casa natale, ad esplorare la sua autentica identità culturale, offrendo uno sguardo completo e appassionato sulla sua terra e le sue radici. 

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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