HOKA HEY – Gravità

Il progetto Hoka Hey, composto da due dei membri fondatori dei Laika Vendetta, fa il suo debutto con una traccia adrenalinica, che invita a tornare alla natura, per trovare la propria gravità interiore.

Hoka Hey! è il grido di battaglia di Cavallo Pazzo e significa “Oggi è un buon giorno per morire!”.

Con un grido di battaglia, gli Hoka Hey si mettono in gioco, cantando al mondo intorno, del mondo che c’è fuori e di quello che c’è dentro.

Emidio De Berardinis (voce, testi) e Marcos Cortelazzo (cori, musiche), da anni compagni sui palchi grazie al progetto Laika Vendetta (ora ex-), tornano a farci ascoltare nuova musica, con una band che nasce come duo rock nel 2018.

Il progetto prende forma su una spiaggia, con una chitarra e un paio di stralci di testi. Il loro stile mantiene centrale il rock, ibridato con generi musicali molto diversi tra loro, come musica etnica, pop, elettronica e molto altro. I testi parlano di mondi interiori, psicologia, spiritualità, attraverso metafore quotidiane.

Gravità è il primo singolo della band, pubblicato il 3 maggio e distribuito su tutte le principali piattaforme digitali. Il testo racconta della gravità come concetto relativo e interiore.

Secondo la band, la percezione della gravità è relativa alla percezione che ognuno ha della vita, come uno stato interiore (quando sei triste la percepisci di più (depressione?) quando sei felice la percepisci di meno (mi sento al settimo cielo!))

Il brano parla di come, a contatto con la natura, ognuno possa trovare la propria personale gravità e decidere di vivere la propria gravità soggettiva, che la città standardizza (facendoti essere cupo, indaffarato e infelice).

Il videoclip, girato a Londra, è l’ultimo saluto alla città della danzatrice Sara Ciprietti, che ha scelto di tornare in provincia per dedicarsi alla propria arte e avvicinarsi alla natura, implementando il contatto con gli elementi.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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