LAINO & BROKEN SEEDS – The dust I own

Il gruppo di stanza a Bologna, “nasce” idealmente a New York in un club fumoso dove Laino incontra IL blues. Da allora un EP, concerti, festival e ora l’album d’esordio a base di crudo blues rurale che dal Muddy Waters elettrico arriva fin a RL Burnside e Junior Kimbrough. Approccio sincero, diretto, credibile e che convince nonostante la materia bollente trattata. Album consigliato agli amanti del blues più torrido.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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Una risposta

  1. Andrea ha detto:

    Il video di “Fate of a Gambler” singolo dell’album! https://youtu.be/BHJweR4Dfb4

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