LORENZO SEMPRINI – 12 anni

“12 anni” è un brano dallo sguardo innocente ma deciso di un quasi ragazzo di fronte alla stupidità della guerra ed è anche un chiamare “per nome” ciò che la guerra è, anche in maniera cruda e diretta.
Cosa può pensare un dodicenne che si trova improvvisamente in mezzo ad una guerra? Quali domande si pone? Non sarà certo interessato agli avvenimenti geopolitici o economici che stanno dietro ad una guerra, ma saranno cose molto più semplici come gli amici, il pallone, i giochi, i genitori ad essere prioritari nella sua vita in quel momento.

Il brano parte chitarra elettrica e voce e prende forma all’ingresso della ritmica e dell’armonica. C’è un coro centrale e finale che assomiglia molto alle canzoni cantate dai bambini-ragazzini, fino ad arrivare alla sorprendente strofa finale in cui si rivela qualcosa di più oscuro e pesante di quello che si poteva immaginare. E’ una canzone leggera che tratta un argomento pesante.

Spiega l’artista a proposito del brano: “Ho sempre amato i film o i libri in cui c’è una linea di confine sottile tra età dell’innocenza ed età adulta. 12 anni è una canzone che si muove tra la leggerezza della adolescenza che si scontra contro un lato orribile dell’essere adulti. Il protagonista di 12 anni per tanti motivi non è interessato a capire la ragione, se mai una ragione ci può essere, della guerra, ma vuole capire perché è improvvisamente cambiata la sua quotidianità nelle cose più semplici e vive. Alla fine non può che chiamare la guerra con il suo “nome” apostrofandola come la cosa peggiore che ci possa essere.”

Il videoclip di “12 anni” ha come protagonista un giovane ragazzo, interpretato da Marco Francisconi, che si ritrova ad affrontare un fatto più grande di lui e cerca di farlo in modo consapevole, senza che gli adulti sappiano spiegare. Può sembrare di combattere con i soldatini, di vestirsi da soldato, a volte pure di ridere ed urlare, ma alla fine a sorpresa nell’ultima scena arriva un finale che forse nessuno aveva previsto. La musica alla fine diventa uno dei pochi “luoghi sicuri” di questo mondo di adulti, anche se a volte non sempre basta.
La regia di Massimo Morri contribuisce al contrasto tra innocenza ed età adulta nella scelta dei colori e della location, Podere Salmastro di Cesenatico, che rendono il videoclip come un piccolo viaggio all’interno della testa e del cuore di un dodicenne.

Biografia
Lorenzo Semprini nasce davanti al mare di Rimini nel 1974, nello stesso giorno in cui i Genesis pubblicano “The Lamb Lies Down on Broadway “, mentre “Amarcord” di Federico Fellini è ancora nei cinema italiani e a pochi giorni da The Rumble in The Jungle, lo storico incontro di pugilato tra Muhammad Alì e George Foreman, tenutosi a Kinshasa Zaire. Dal 2000 è stato, ed è ancora, il leader di Miami & the Groovers“una delle band italiane di cui andare fieri, capace di sapersi guadagnare attenzione anche a livello internazionale” (ilsussidiario.net), con cui ha prodotto 4 album in studio (Dirty roads 2005, Merry go round 2008, Good things 2012,The ghost king 2015) ed un box live cd/dvd nel 2013 (No way back). Alle spalle ha centinaia di concerti in tutta Italia ed anche in Inghilterra, Stati Uniti (New York, Asbury Park, Chicago), Lussemburgo, Svezia, Austria e collaborazioni live ed in studio con artisti come Elliott Murphy, Alejandro Escovedo, Billy Bragg, Southside Johnny, Joe D’Urso, Jake Clemons, Willie Nile, Marah Jesse Malin, Ron, Gang, Graziano Romani, Michael McDermott, Riccardo Maffoni, Vini Lopez, Bill Toms, Martyn Joseph, Joel Guzman, Jono Manson, Erin Sax Seymour, Ron, Bobo Rondelli, Bound for Glory, Mike Peters, inoltre ha condiviso per due volte il palco con Bruce Springsteen, in occasione del benefit Light of day che si tiene annualmente ad Asbury Park, New Jersey. Nel 2020 scrive e pubblica il singolo benefico “Siamo rimasti noi” con la collaborazione di Paolo Fresu ed altri musicisti denominati “Suonatori in casa” e nel 2021 esordisce con un nuovo progetto solista in italiano anticipato dal singolo “Lei aspetta”. L’album “44” , che è uscito nel corso del 2021, è stato prodotto da Gianluca Morelli e sono stati coinvolti 22 musicisti tra cui Federico Mecozzi, Vanessa Peters, Alex Valle, Massimo Marches, Diego Sapignoli, Elisa Semprini, Antonio Gramentieri, Daniele Tenca.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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