MUNO – Un’altra vita

Dopo l’esordio scanzonato e ritmico di “Mezze stagioni”, i Muno tornano con una ballata dai toni malinconici che indaga il rapporto tra l’amore e la musica. Il protagonista, infatti, si chiede si chiede come sarebbe stato se la sua storia d’amore non fosse finita male e il trauma non lo avesse portato a scrivere canzoni. La risposta sta nell’ultimo ritornello in cui si risponde che dopo aver scoperto la gioia di cantare le proprie emozioni su un palco nessun amore darebbe le stesse emozioni.
La struttura è quella di una ballata in cui gli strumenti entrano uno dopo l’altro ma la protagonista rimane sempre la melodia della voce. La sonorità è quella classica del pop d’autore italiano e l’arrangiamento è studiato per mettere in risalto le qualità vocali di Simone. Riconoscibile distintamente anche il tocco di Cristopher Bacco alla produzione nel cui studio la canzone ha preso forma tra una sessione e l’altra.
 
Commenta l’artista a proposito del brano: “Questa canzone eÌ€ piuÌ€ di tutte frutto di un processo di scrittura collettivo, realizzato perseguendo l’obiettivo anche con un po’ di testardaggine ma soprattutto con grande fiducia in un risultato positivo. E’ per questo che pur non essendo una canzone autobiografica come lo sono le altre, rimane uno dei brani a cui siamo piuÌ€ legati” 
 
Il videoclip di “Un’altra vita” vede in primo piano la band, con Simone che canta e gli altri che costruiscono il palco: un’immagine allegorica che ricorda i primi anni di gavetta quando suonare live voleva dire anche preparare fisicamente il set. Verso la fine le diverse velocità si sincronizzano ed è proprio il momento in cui la band trova una quadra, le canzoni iniziano a girare e si eÌ€ finalmente tutti a tempo, nel vero senso della parola.
 
Biografia
Muno è un progetto che viene alla luce nel 2020 ma ha radici che vanno indietro di almeno dieci anni quando Stefano Gallinaro, Enrico Sinato e Davide Garbo si conoscono sui banchi di un liceo padovano e decidono di fondare una band, i The Courtesy: nessuno di loro in quel momento sa suonare ma si ripromettono tutti di imparare.
Alle prime cover si accompagno i primi pezzi originali che li portano a vincere il contest “Musica nel sangue” nel 2011 e alla finale di “Emergenza” nel 2012. Poi gli anni dell’Università vedono i tre seguire diversi progetti fino a quando durante la pandemia Stefano riprende a scrivere canzoni, richiamare i compagni di un tempo e aggiungere al gruppo Michele Gobbi alla batteria, Edoardo Bertin al piano e Simone Visentin alla voce.
Il progetto diventa Muno e dopo il riscontro positivo dei primi live nel padovano nel 2023 il gruppo decide di incidere un primo EP allo Studio 2.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.