PLUNK EXTEND – Verde

Il quarto videoclip dal concept album sui colori “Prisma” è un racconto dell’impermanenza della vita attraverso la nudità femminile e il nostro irrimediabile legame con le cose concrete e i loro attriti.

“Verde” è il nuovo video dei Plunk Extend, quarto estratto dal disco “Prisma” uscito a dicembre 2014.

Il clip è stato realizzato realizzato dai videomaker Michele Vairo, Francesca Manuele e Claudio Roveda (come tutte le opere visuali dell’ultimo lavoro della band milanese) e vede la partecipazione dell’attrice Marta Zito che è la protagonista di un viaggio simbolico ed evocativo dove il nudo femminile assume un significato vitalistico e primordiale.

Il video continua il percorso musico-visuale dei Plunk Extend, che hanno scelto di accompagnare tutte le cinque tracce del loro ultimo lavoro con una parte visuale.

‘Verde’ – raccontano i Plunk Extend – non è una canzone sulla natura salvifica, ma sull’impermanenza naturale delle cose, sulla loro ciclicità. L’astratto, un mondo tipicamente umano e artificiale, è eterno, ma proprio per questo privo di vita, immobile, sterile. Il video racconta invece gli attriti del concreto: la difficoltà della nascita, la lotta continua per attraversare la vita, la realizzazione della morte come un passaggio obbligato dell’esistere, in questo mondo disordinato e bellissimo”.

“Verde” arriva dopo “Rosso”, “Nero” e “Bianco” ed è forse la traccia che si avvicina di più a quello spirito anni Settanta che attraversa l’intera opera, caratterizzata da un suono art-rock multicolor che ha un sentore “vintage” ma si muove nel presente mescolando indie-rock, pop, psichedelia, hip hop, cantautorato, prog e molto altro.

“Prisma” è un lavoro di soli cinque brani – ciascuno intitolato come un colore – che i Plunk Extend considerano come un disco a tutti gli effetti, nella forma di un concept album dove i colori sono una metafora per raccontare storie dal carattere esistenziale, accomunate da un desiderio di fuga e di rifiuto della realtà così come è.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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