RAE SREMMURD – SREMM4LIFE

Quando nel 2015 sul web spopolava la Mannequin Challenge (la sfida a stare fermi in posizioni e location insolite), forse in non molti di voi conoscevano la canzone che ne faceva da sottofondo e che è esplosa completamente in USA: si tratta di “Black Beatles”, la più grande hit dei Rae Sremmurd.

Chi sono i Rae Sremmurd? Sono un duo rap dal Mississippi formato da Swae Lee e il fratello Slim Jxmmy, e che dal 2015 al 2022 ha pubblicato 3 album (Sremmlife, Sremmlife2, Sr3mm) con i quali ha raggiunto popolarità e riconoscimenti incredibili nel mercato discografico internazionale. Dopo anni in cui hanno deciso di alternare al loro inevitabile rapporto anche carriere da solisti (con Swae Lee che è diventato uno dei rapper più importanti della scena con numeri pazzeschi come ad esempio gli oltre due miliardi di streaming per “Sunflower” in collaborazione con Post Malone). Inizia però il 2023 e i due decidono di riunirsi per il quarto capitolo della loro antologia musicale, “SREMM4LIFE”, a cinque anni di distanza dall’ultimo disco. Già dal titolo si intuisce come sia un lavoro nostalgico, che vuole ricordare e riprendere il genere di pezzi che hanno sempre portato e che forse nessuno è riuscito a replicare negli anni in cui sono stati assenti. Album completissimo, che accontenta tutti con pezzi trap come “Royal Flush”, “YMCA”, “Torpedo” che sono pane per i denti affamati dei veri fan dal 2015, con hit più mainstream come possono essere “Something I’m Not” o “Not So Bad”, brano attesissimo a causa dello spoiler che Swae Lee fece uscire mesi fa sulle note della famosa “Thank You” di Dido. Per concludere, i fratelli Brown aggiungono ad un già importante album anche pezzi più ibridi e sperimentali che li caratterizzano a pieno e che mostrano la loro vera natura artistica, come “Tanisha”, “Sexy”, “Activate”, che li definiscono come un fenomeno non solo hip-hop o R&B ma musicale in tutto e per tutto. Altro punto di forza sono le poche e studiate collaborazioni dell’album, con i soli Future e Young Thug, a dimostrare come in un’epoca in cui chiunque guarda solo ai featuring esiste ancora qualcuno che conta sulle proprie forze e sulla sinergia con altri artisti per stima e non per il vile denaro. Personalmente parlando lavoro da 10 e lode che si candida senza problemi al premio di “Album of the Year”, anche se nella mia classifica forse lo è già!

GiacomoDebe

Classe 2002, nato a Piacenza ma cittadino del mondo. Non mi conosco ancora così bene ma di sicuro amante di calcio, basket, "The Office" e ultima ma non per importanza: la musica!

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