Riassunto gennaio 2022. Tutte le recensioni

 

Come ogni mese procediamo a un riassunto delle recensioni e dei video pubblicati. Nel mese di gennaio 2022 abbiamo recensito 35 ALBUM e presentato 140 VIDEO.

Dall’inizio dell’anno RadioCoop ha recensito 35  album e presentato  140 video

ALBUM

AESTETHIC WILL – Don’t say anything

La band milanese parte a razzo con il primo ep della carriera. Cinque brani dalle sonorità post punk e dai ritmi impetuosi e serrati, sorta di Psychedelic Furs hardcore, non alieni alla maestrìa dei primi Cure e con un pizzico di Echo & the Bunnymen nell’uso arpeggiato della chitarra. Influenze post wave marcatamente anni 80 per un prodotto di ottima qualità per gli amanti del genere.

ALGOT – Ripetizioni / Combinazioni

Il quintetto romano all’esordio con un ep dalle trame complesse e dall’incedere nervoso e nevrotico, tra jazz, sperimentazione, math rock, ritmiche spezzate, post rock e tanto altro. Partenza più che interessante e stimolante.

ALTERNATIVE STATION – Alabaster

Nuovo lavoro per la band riminese, un ep di cinque brani, tirati e abrasivi ma che si caratterizzano per un gusto melodico di sapore brit pop. Molteplici le influenze che assimilano Arctic Monkeys, Strokes, Franz Ferdinand, primissimi Cure, Fontaines D.C. Grande maturità espressiva e compositiva, brani che rasentano l’eccellenza.

BALTO – Forse è giusto così

La band emiliana all’esordio con un album di nove brani autografi che liricamente fotografano bene il disagio (post) adolescenziale di questo momento complesso. Musicalmente si muovono in un contesto pop rock molto arrangiato, fruibile ed energico. Con un pizzico di personalità e originalità in più possono arrivare lontani.

CYRAX – Metamorphosis

Interessante e coraggioso progetto per la metal band milanese che nel nuovo ep riprende vecchi brani e li riarrangia in chiave semi acustica, con un’impronta vocale operistica, un tratto teatrale, un approccio folk prog. Un taglio particolare che ne sottolinea la versatilità e la voglia di mettersi in gioco e sperimentare. Unito a una grande tecnica esecutiva ed espressiva.

PIETRO DANIELE – Alba e tramonto

Dopo tre singoli, esordio con un corposo ep per il cantautore campano. Sette brani di ottimo pop rock, arrangiamenti minimali ma qualità compositiva di buon spessore, al servizio di una bella voce. Promosso a pieni voti.

CRISTINA DONA’ – DesiDera

A sette anni di distanza dal precedente lavoro (anche se non è certo rimasta con le mani in mano tra concerti, collaborazioni e altri progetti), la Donà, tra i nomi di vertice della scena cantautorale alternativa italiana, torna con un nuovo sorprendente album. Aspro, complesso, sperimentale, spigoloso, in cui alterna elettronica, orchestrazioni, la sua classica e riconoscibile scrittura. Ancora una volta siamo ad altissimi livelli.

DRONE SAN – s/t

Primo album del progetto strumentale dei musicisti e compositori Nicola Pedroni e Andrea Sanna. Elettronica “suonata” che attinge dal mondo delle colonne sonore, dall’ambient, dai primi Tangerine Dream, dal math rock. Avvolgente e sinuoso sound, ben prodotto e particolarmente curato.

DURAME – Fondamenta

Il musicista napoletano Antonio Iannone, con il nickname Durame, suona tutti gli strumenti in otto brani dall’approccio lo-fi, scarno, minimale, sperimentale. Un lavoro di certo non particolarmente fruibile ma per gli amanti dell’avanguardia di sicuro impatto.

FEDE ‘N’ MARLEN – Terra di Madonne

Terzo album per il progetto di Federica Ottombrino e Marilena Vitale. Cantautorato che attinge dalla tradizione napoletana, dal folk mediterraneo, da una dimensione non di rado pop. I testi affrontano tematiche di particolare attualità come la situazione dei migranti, diritti LGBTQ+, legami umani, contaminazione culturale. Un lavoro denso e intenso, sinuoso e riuscitissimo.

FEDERICO FIUMANI – Confidenziale 2021

Veterano della scena new wave, Fiumani torna con un live tratto dal suo abituale tour in semiacustico con la sua voce e una chitarra elettrica, il basso di Luca Cantasano e una batteria elettronica. I 22 brani raccolgono il meglio della sua produzione e un’intensa cover di See No Evil degli amati Television. Ennesima testimonianza di quello che è un vero e proprio monumento della canzone d’autore italiana.

KEKKO FORNARELLI – Anthropocene

Un concept album sull’essere umano e sul suo rapporto con il mondo che lo circonda e che abita. Sound che pesca nell’ambient, elettronica, moderne forme di fusion, neo classicismo, jazz, approccio cinematico. Un lavoro non facile, a tratti cerebrale ma di grande spessore compositivo.

ROBERTA GIALLO – Canzoni da museo

Progetto interessante, originale e ambizioso quello di musicare le liriche di alcuni poeti di grande spessore e fama come Giovanni Gastel (fotografo e poeta, nipote di Luchino Visconti), Davide Rondoni (poeta, fondatore del Centro di Poesia Contemporanea), Roberto Roversi (poeta, scrisse anche per Lucio Dalla). Il risultato è di grande impatto, in virtù di una voce potente e pulita, un portamento compositivo basato prevalentemente sul pianoforte (che riporta a Dolcenera) e un mood che si pone tra Enya, Kate Bush, Giuni Russo. Da ascoltare.

GRANATO – Canzoni per giovani adulti

Un album di grande e sorprendente maturità, soprattutto compositivamente e nella cura degli arrangiamenti. I riferimenti sono molteplici, pescando nella new wave, nel kraut rock, non di rado in Battiato. Ma non si tratta di citazionismo ma di un assemblamento consapevole di radici che sono la base di un album di grande spessore e fascino. Soprattutto le fondamenta per un futuro che si preannuncia molto interessante.

IO E I GOMMA GOMMAS – …e vennero i lupi

Coraggioso e incosciente mettere mano a 16 classici della canzone d’autore italiana e riscriverli in chiave punk rock. Il rischio è di finire nei vortici della parodia fine a sé stessa. Soprattutto se ci si confronta con Gaber, Dalla, Daniele, Conte, Graziani, tra i tanti. Invece qui si rielabora con gusto, ottima perizia tecnica, cura degli arrangiamenti che non sono mai prevedibili e finiscono per rendere il disco oltre che curioso più che riuscito, divertente e godibile.

LABRADORS – Retrivier

Quarto album per il trio milanese. Produzione curata, suoni di altissimo livello, livello compositivo particolarmente alto (su tutte la rock ballad “Before We Die”). L’album si muove su coordinate in equilibrio tra alt rock, power pop, echi grunge (vedi il singolo “Anger Management Plan N327”), melodie di sapore Sixties. Grande potenziale commerciale e ascolto gradevolissimo.

LEVACANZE – Ver Miss Age

Il duo elettro-pop sannita, formato da Giuseppe Fuccio (voce, chitarra e synth) e Giovanni Preziosa (chitarra e synth), all’esordio con il primo album. Dieci brani freschi e irresistibilmente pop, strutturati su basi elettroniche ben suonate e programmate. Un retrogusto anni 80 avvolge piacevolmente il tutto, aumentando il potenziale commerciale della proposta. Ottimo.

LE LANTERNE ROSSE – Non puoi restare / Paura del buio

Sembra arrivare dai Sixties italiani più profondi questo nuovo 45 giri de Le Lanterne Rosse. Ci sono i Rokes, un’abbondante dose di psichedelia e tanto groove jingle jangle. Due brani deliziosi e travolgenti.

MAX MANFREDI – Il grido della fata

Settimo album per il cantautore genovese, dalla lunga esperienza e una carriera ricca di riconoscimenti prestigiosi e collaborazioni illustri (su tutti Fabrizio De André). Il nuovo lavoro ne conferma lo spessore compositivo e la capacità di rinnovarsi, in questo caso attraverso un uso sapiente dell’elettronica che ben si amalgama con una lunga serie di strumenti acustici. Il mix conferisce all’album un sapore originale, personale, moderno ma allo stesso classico. Un lavoro di grande gusto e immensa classe.

MARCO MATTEI – Out of control

Un parterre di ospiti da sogno (Tony Levin (King Crimson, Peter Gabriel), Fabio Trentini (Le Orme, Markus Reuter), Jerry Marotta (Peter Gabriel, Hall & Oates), Pat Mastelotto (King Crimson, XTC), Chad Wackerman (Frank Zappa, Allan Holdsworth), Clive Deamer (Portishead, Radiohead, Robert Plant) per un album di grandissimo pregio che abbraccia folk con colori prog 70 (tra Traffic, primi King Crimson, Caravan, Fairport Convention), qualche sguardo al West Coast sound, inaspettate folate rock 70 (“Anymore”) e uno sguardo a 360 gradi alla musica del mondo. Influenze disparate, produzione eccelsa, cura certosina ad arrangiamenti e suoni. Un eccellente album.

MULTIBOX – Eleven Tokens

Nuovo intrigante progetto discografico del musicista e compositore emiliano Andrea Cappi. Sound strumentale non sempre facilmente fruibile, che viaggia tra elettronica, jazz, pulsioni rock, fusion, perfino aperture reggae. Spunti interessanti, approccio progressivo, contaminazioni stimolanti.

TOMMASO NOVI – Terzino fuorigioco

Dopo sei produzioni discografiche con il gruppo I Gatti Mézzi e l’esordio solista, il secondo album del cantautore toscano lo coglie in grande forma compositiva ed esecutiva. Undici brani autografi che attingono a piene mani dalla canzone d’autore italiana e in cui risaltano i riferimenti espliciti a grandi nomi come Dalla e Battisti, in particolare. Ma la personalità di Novi è il tratto distintivo di “Terzino fuorigioco”, grazie ad arrangiamenti ricercati, parti strumentali complesse ed elaborate (“Spigola”), una verve esecutiva energica e frizzante. Ottimo.

OSTARA’S BLESS – Masculine/Feminine

Paolo Messere, anima dei Blessed Child Opera, ha approfittato della forzata clausura del lockdown per comporre, suonare, creare, pensare, guardare oltre. Ne è uscito un primo doppio album (il secondo previsto entro l’anno), ambizioso e solenne, equamente diviso tra un lato “masculine” e uno “feminine”, in cui il classico approccio “goth/dark” nella sua più ampia e contaminata accezione si accompagna a influenze mediterranee molto intriganti. Lavoro interessante, pieno di spunti e stimoli.

OVERA – Dettagli

La band pistoiese pesca nella canzone d’autore meno scontata (Diaframma, Ivano Fossati, Baustelle e Virginiana Miller, uno specchio molto ampio) per confezionare undici brani particolarmente curati, intimisti, intensi, all’insegna di un malinconico e contemplativo romanticismo. Il risultato è più che ottimo, compositivamente di primo livello. Ospite speciale Paolo Benvegnù.

PIERO PALLOTTA – Our feelings

Batterista, percussionista, tastierista e compositore viterbese alle prese con un nuovo lavoro, complesso, suggestivo, maturo. Pallotta esplora il mondo del pop meno banale, assimilando ritmiche dance, elettronica, rock, un mood alla Phil Collins e tanto altro. Alto potenziale commerciale, esecuzioni impeccabili, gusto raffinato.

PATH – Mono/Stereo

Sesto album per il cantautore di Anguillara Sabazia, quasi alle porte di Roma. Otto brani di intensa grana rock, con un’attitudine combat folk, tra Billy Bragg e Willie Nile, lo Springsteen di “Nebraska”, una pausa funk, un’anima che attinge dal Dylan blues. Anima, passione e personalità.

LUCA PLOIA – Nato nel Medioevo

Secondo album per il cantautore bresciano, alle prese con un’intrigante mix di canzone d’autore e il pop più fruibile. Il tutto con una vena rock e un’ottima verve compositiva. la cura degli arrangiamenti e una voce molto interessante rendono l’album gradevole e di sicuro impatto.

GIULIA PRATELLI – Nel mio stomaco

Il terzo album della cantautrice toscana, in collaborazione artistica con Zibba, ne esalta la maturità compositiva, la qualità sonora e la cura degli arrangiamenti. Undici brani intimisti, dal tratto malinconico, semi acustici, che riportano alla mente un mix tra Ani Di Franco e Grazia Di Michele, mentre nel brano “Qualcun che ti vuole bene” guarda al groove anni 80 di Sade. Interessante e molto ben fatto.

REBORN – Expand

Il giovanissimo artista campano sorprende con un ep d’esordio in cui riesce a unire furore e raffinatezza di riferimenti, qualità compositiva e maturità esecutiva. Approccio abrasivo post punk (che riporta ai Killing Joke) e un assalto sonoro che non disdegna sguardi ai Beastie Boys più duri. Elettronica, ritmi ipnotici e ossessivi. Molto interessante e personale.

SOMMELLA – Tirando somme

Ottimo esordio per il giovane cantautore fiorentino che sceglie una strada musicale inconsueta, con un grande groove funk di base su cui si innestano linee vocali mai banali. Un gustoso mix di Pino Daniele, Alan Sorrenti, Enzo Carella. Bravo, originale, personale, è lecito attendersi eccellenti sviluppi futuri.

TEJAS ASTRAS – Aleine decadence

Secondo album per il trio torinese che si addentra in un sound che guarda alla post wave anni Ottanta con un occhio di riguardo ai primi Litfiba. Le influenze sono comunque molteplici, soprattutto quando si rivolgono ad atmosfere più psichedeliche. Molta personalità per chi ha rischiato ad addentrarsi in un ambito decisamente non facile per un lavoro più che buono.

TIN WOODMAN – Songs for eternal lovers

Il duo bresciano fa convergere nelle dodici canzoni del nuovo album psichedelia, pop rock inglese, folate prog, brit pop, indie rock, dissonanze ma soprattutto inventiva, versatilità, originalità, belle canzoni, un livello compositivo ed esecutivo di respiro internazionale. Eccellente.

WHITE SEED – Psychomania

Un viaggio ultra psichedelico blues punk tra 60’s e 70’s a cura di White Seed (con ospite Manlio Tenaglia, ex Hermits). Dalla psichedelia più oscura, bizzara, weird e sperimentale allo Screamin’ Jay Hawkins malefico e grottesco, il 60’s garage beat abrasivo e acido, la CASSETTA è un vero e proprio gioiello di grande originalità e personalità.

MASSIMO ZAMBONI – La mia patria attuale

Il retaggio artistico e culturale di Zamboni (CCCP, CSI, una lunga carriera solista e di apprezzato scrittore, compositore, chitarrista) è immenso, per la portata valoriale di cui è stato ed è protagonista. Il nuovo album è una lucida riflessione sulla complessa (e distopica per certi versi) situazione attuale. Aiutato sia nella produzione che nell’apporto strumentale da  Alessandro “Asso” Stefana, storico chitarrista di Vinicio Capossela (e collaboratore di PJ Harvey) e una serie di altri valenti musicisti, nel nuovo album si muove agevolmente tra la migliore canzone d’autore italiana (da De Andrè a Guccini) ma non disdegna sperimentazione e richiami alle esperienze degli anni 80 e 90. Come sempre livello altissimo.

YOKO – Hyperpop

Buon esordio per il quartetto romano con un breve ep di quattro brani dalle ritmiche pulsanti, frenetiche e intense in cui pop e rock vanno felicemente a braccetto. Ottimo e mai invasivo l’uso dell’elettronica ad accompagnare un sound chitarristico e arrembante dal buon potenziale commerciale.

VIDEO

ADULT MATTERS – Blue car, AKES – Shuttle/Sci-Fi, ALTROVE – Un tiro, ANI DISHA – A stretta diistanza, MARTA ARPINI – The same way, AVUS ARS – Benzodiapezine, FRANCESCO BALASSO – Come una canzone, MASSIMILIANO BALOCCHI – Stella cadente, BANKROBBER – Leash died, CHRISTIAN BARONI – Correrai da me, BE A BEAR – Mr. Dust, BEATING SOULS – D’istinto, PHIL BIANCHI – Colazione calda, BILLY JEAN – Non ci sei qui, BONNIE P. – Sparta, SERENA BRANCALE – Je so pazzo, BUNGARO – L’amore che serve, CARA CALMA – Balla sui tetti, LUCA CARRUBBA – Il risveglio, RINO CASTEL – Parata black, CATONE – Forse l’ho deciso io, CELTIC HILLS – After the heartquake, CEMENTO ATLANTICO – El congreso de los fantasmas, CLAUDIO CIRILLO – Gennaio, CLERC – So cold, CORTECCIA – Mai, COUNTRY FEEDBACK – Enemy, FRANCESCO CURCI – Come Frank, CYRAX – Richard the third, DAMIANO – Fra le luci spente, DASTY DAYFREAK – Come le rockstar, FABIO DE VICENTE – Sopra un ring, COSTANZO DEL PINTO – Senti che storia, I DOLORI DEL GIOVANE WALTER – Truman Show,  DJ MAURO – Over the sky, DHEITI – The guest, CRISTINA DONA’ – Distratti, DOPPIO PASSO – Quando c’era Totti, DREGHE – Till a morning, EM OFFICINE – Pezzi di me, ELLE – Feels, ESTRO – Angeli e demoni, EVELINE – Live the world, NICOLO’ FAGNANI – Rifugio, DANIELE FARAOTTI – Radiomagia, FEYRA – Ciclo, DANIELE FORTUNATO – Alla radice dei sogni, FLORIANA FOTI – Spunta lu suli, FOYERBACK – Bianco o nero, FRAEND – Emo-zioni, FUORICENTRO – Oggetto numero 7, GABRYEL – Se me la dai, GALIL3O – Le abitudini, MARCO GALIMBERTI – Ero solo un bambino, GENISE – Let’s talk about love, GIELLE – Onirico, GIONTA – Mental age, GIORGINA – Narghilè, GOLCONDA – Caronte, ALEX GUERRIERI – Dimmi che è uno scherzo, NICOLE KAZMERSKI – Your voice inside my head, FREEDA HANAMI – Next to Venus, IL MURO DEL CANTO – Cometa, IL PEGGIO E’ PASSATO – Abissale, ILL PAPA – Non mi basta, IO E I GOMMA GOMMAS – Tanto pe’ cantà, IOSONOCORALLO – Corallo, ISOTTA – Bambola di pezza, LABALDI – Domani verrà, LAIUONG – Repeat, LAYZ – Mille sbagli, LECOSECHENONDICO – Isolamento fiduciario, LAMBSTONE – Revenant, ENRICO LOMBARDI – Persi nel tempo, SIMONE LONGO – Love love, FRANCESCO LUZ – Lividi, JAGUAR JONZE – Cut,  MAELI – Polvere, MANOVALANZA – Da questi monti, NICA MARAJA – Ad olio, MARGO’ – Permette Signorina, LUCA MARIS – E’ stupendo, GIGI MARRAS – Non ho voglia di studiare, JOSEPH MARTONE – ST Cristopher, MAVA – Astronave, DAVIDE MELIS – Molte multe, GIULIA MOLINO – Come le rockstar, NAKA – Eyes never lie, NEDNACK – Vita, IGOR NOGAROTTO – Una cosa sola, STEFANO ORFEO MENEGHETTI – Magic fox, MICHEE – Pennies, MODNA – Ti porterò a Parigi, NOT MOVING LTD – Catman, DEBORA PAGANO – Donna Titanio, PAKY – Blauer, UMBERTO PALAZZO – Qui, GIONATA PALMERINI – Buonanotte al mondo, PI GRECO – Non lo so, PIQUED JACKS – Everything south, POPA – Sciura milanese, QUADROSONAR – Divino, RADIO LAUSBERG – Lucani in Quebec, POLTERGUYS – Ancora un secondo, CRISTINAO PUCCI – Wild Bloom, RM47 – Needed U, MARCELLO ROMEO – Ghibli, ROVERE – Lupo, FELIX ROVITTO – Etolie, IRENE RUGIERO – Se credi, DAMIANO RUGGIERO – Vite parallele, SAMUELA SCHILIRO’ – Santa madre dell’Umanità, FEDERICO SAGONA  – L’inizio, SAMMARCO – Niente di speciale, PATRIZIO SANTO – Seduta nella curva nord, SCALA H – E tu sei per me, ALESSANDRA SCALABRIN – A whisper from the sea, SERENA SCHINTU – Celeste, SEGNALI DI RIPRESA – Colours, SENZA_CRI – A me, LORENZO SEMPRINI – Un respiro per me, SILVER ONE – 21 years old, VALERIO SIMONELLI – Niente di te, SOUL SELLER – Diamonds rain, SOULLINE – Dragonfly, SUONNO D’AJERE – A rezza, SUGAR FOR YOUR LIPS – Idea, ARK TANGORRA – Game over, LUCIANO TARULLO – Insegnami a sorridere ancora, MICHAEL TEMBADIS – Amore & ibertà, TOMMI – Ancora un po’, MARIO VENUTI – Voar, VINCI – Quadro perfetto, VINTAGE VIOLENCE – Astronauta, WHY NOT LOSER – Fiaba, NEKO WILLER – Sono qui,  ZEPHIRO – Crisalide, DAVIDE ZILLI – Psicanaliswing

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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