SIMONE LONGO – Love love

L’R&B italian-style di Simone Longo nel suo singolo d’esordio.

 

Sound R&B americano ma è di Napoli, residente a San Giorgio a Cremano, la terra che diede i natali al grande Massimo Troisi.

Si chiama Simone Longo, 18 anni, “Love love” è il suo debutto discografico , pubblicato ed edito su etichetta Suono Libero Music e composto a quattro mani con il cantautore pugliese Junior F.

“E’ una storia che ho vissuto, Il mio primo amore, che mi ha fatto soffrire ma mi ha insegnato tanto, una ferita che con il tempo diventa sempre meno dolorosa, la musica è un’ottima medicina”.

Il giovane artista napoletano è un millenials pieno di talento, sfaccettature ed interessi, scrive i testi delle sue canzoni, seguito dalla guida attenta del producer Nando Misuraca: “Il testo l’ho scritto qualche mese fa. Scrivo di getto di quello che provo e vissuto. In studio ci abbiamo lavorato duramente ed ha preso forma. E’ un processo creativo che amo e mi appaga”.

Ma cos’è la musica per Simone Longo? La sua risposta è netta: “la musica è sogno, ma anche un rifugio.  Cantare, scrivere, mi fa stare bene, scarica lo stress della vita quotidiana e mi permette di crearmi una vita parallela attraverso le mie canzoni”.

Studia canto, ed in passato danza hip-hop . Nel videoclip, curato da Veleno Production, lo si apprezza alle prese con le coreografie di Johannes Palmieri: “Ho studiato danza per 4 anni, poi ho interrotto per dedicarmi agli studi. Ballare nel video della mia canzone è stato bellissimo. Tutto è stato possibile grazie al lavoro del mio coach che mi ha seguito in sala con maestria e soprattutto tanta pazienza”.

Ascoltando il brano le influenze black di Longo sono evidenti, tanti i suoi punti di riferimento artistico: “Amo in maniera viscerale Whitney Houston, lei è il mio idolo del soul classico. Tra gli artisti moderni mi ispiro a quelli della scena R&b new wave come Summer Walker, SZA, Kehlani. Canto in italiano che è la mia lingua, ma il mio linguaggio musicale è d’oltreoceano ”.

18 anni ed un futuro da scrivere, tanti i progetti per il giovane cantautore, che è seguitissimo anche sui social: “Voglio laurearmi in psicologia, costruirmi una famiglia, imparare a suonare uno strumento musicale e perfezionarmi nel canto. Non so perché le persone mi seguano sui social, forse colpisce la mia spontaneità ed il fatto che, talvolta, mi interesso a tematiche sociali. Tra queste mi stava particolarmente a cuore la questione legata al DDL ZAN che ho seguito con grande interesse e passione”.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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