VALERIO MARTINO – Uomini del Duemila

“UOMINI DEL DUEMILA”, il brano vincitore del Premio “Erriquez” del Rock Contest di Controradio e Regione Toscana/Fondo Sociale Europeo assegnato dalla Bandabardò, esprime un delicato ottimismo ed una pacifica consapevolezza, l’aspirazione ad una umanità piena finalmente liberata dalla paura e dal conflitto generazionale su un tappeto sonoro popolare e sofisticato al tempo stesso.
Commenta l’artista a proposito del brano: “Siamo nel Terzo Millennio e ancora discutiamo se sia giusto che le donne debbano avere paura a camminare da sole in giro, se sia giusto ogni tanto tirare uno schiaffo in faccia, se sia giusto che le donne possano ambire a ciò che gli pare, e se sia giusto che gli uomini possano essere sensibili ed esprimere le proprie emozioni. Ogni 2 giorni un uomo uccide una donna, però sembra che parlarne sia troppo politically correct. Io invece credo che dobbiamo parlane, insieme, uomini e donne, e credo soprattutto che sensibilità significa forza. Sensibilità significa forza.”Quello di “UOMINI DEL DUEMILA” è un videoclip che giova sullo scambio di ruoli: si tratta di un piano sequenza in cui gradualmente il tecnico audio prende il posto del cantante, e viceversa.Spiega l’artista sul videoclip: “Essendo una canzone che parla del valore degli esseri umani spogliati da tutte le maschere, mi piaceva smontare il mito dell’artista, Il video è stato ideato da me e realizzato da Agustin Cornejo, con un piccolo cameo del mio amico cantautore Costì.”
BiografiaDalla inconsueta commistione tra indie, punk, cantautorato acustico e una psicoterapia lunga un decennio, nasce il progetto Valerio Martino.Già cantante e chitarrista degli Street Clerks (Stasera c’è Cattelan, XFactor), Valerio nelle sue canzoni vuole raccontare la vita reale, cruda e imperfetta con i suoi difetti e le sue storture, quasi a volerne celebrare la profondità e unicità in ogni suo piccolo particolare contraddittorio.Sempre in bilico tra indie-rock e sfumature acustiche, gli arrangiamenti definiscono uno stile in continua evoluzione, a volte più morbido e acustico, altre più grezzo e tagliente.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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