AKES – Stuntman / Smart Working

L’alienazione antisistema di Akes torna con il doppio singolo e video “Stuntman” e “Smart working”

 Il mondo di Akes è scollegato dal sistema, il suo modo di pensare diventa sempre più lontano dall’immaginario di massa. Sonorità elettroniche e voci distorte attraversano beat e rime, che sicuramente affondano le radici nel mondo urban Hip-Hop, ma sono proiettate verso una dimensione quasi inedita per il panorama rap italiano. Electro a 360° ispirata a modelli internazionali come M83, non esclude però aperture melodiche ed emozionali soprattutto nei ritornelli. Questi sono “Stuntman” e “Smart working” i due nuovi singoli e videoclip di Akes, da giovedì 30 settembre in tutte le piattaforme digitali e su YouTube.

I due brani vogliono raccontare l’alienazione nei campi che più interessano la comunità: l’amore e il lavoro, ed è proprio nei suoi testi che troviamo il cuore del suo pensiero. Se in “Stuntman” critica l’immobilismo sociale dovuto all’abuso dei social networkFermo, bloccato, sul desktop, scocciato“, in “Smart working” attacca il lavoro schiavizzante che porta ad una vita routinariaTutti lì a vantarsi che hanno qualcosa da fare, gli togli gli impegni e sono pronti ad impazzire“.

Sulla produzione di Dr. Wesh, il musicista romano torna a mettere a fuoco la visione che ha sempre caratterizzato i suoi lavori. Un’idea futuristica e distopica della società che passa dai suoni, dai testi, dall’estetica e dalle immagini dei videoclip che accompagno i suoi brani.

Per i videoclip, firmati dal regista Daniele Iannini, è stato scelto un luogo particolarmente suggestivo di Berlino: la collina artificiale di Teufelsberg creata con le macerie della Seconda Guerra Mondiale, dove si scorgono chiaramente i resti della celebre stazione radar in stato di abbandono.

Tra antenne e architetture futuristiche, Akes è accompagnato dalla modella Nas che assieme a lui attraversa tutte le scene dei due clip. Il loro è un dialogo cerebrale, senza mai toccarsi e senza parlare, infatti, dove non è mai presente il playback delle canzoni. In un’atmosfera a metà tra Guerra Fredda e distopia post-punk, la coppia mantiene sempre un atteggiamento volutamente inespressivo nei confronti della telecamera.

Una scelta, quella di proporre un doppio singolo e video, che rimarca la sua visione controcorrente anche rispetto al mercato discografico. Questo percorso proseguirà nei prossimi mesi sempre con questa modalità doppia uscita, per poi portare alla pubblicazione del nuovo album prevista per il prossimo anno.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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