ALBERTO PRUNETTI – 108 metri. The new working class hero

Un romanzo / cronaca di una spietata realtà.
La descrizione impietosa della morte della classe operaia e lavoratrice e della cultura ad essa connessa, le nuove generazioni fagocitate dal turbo capitalismo tra biechi lavori, precariato, sfruttamento intensivo, la “mobilità sociale”.
Un mondo agonizzante che non oppone più resistenza.

Prunetti si pone in modo autobiografico per quanto la prefazione sia chiara:
«Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale».

Il racconto è crudo e a tratti tremendo ma vissuto con un'(auto) ironia che alla fine stempera e arricchisce la drammaticità sottesa al racconto.
Un ghigno sarcastico di fronte all’apocalisse.

Rischia di diventare un classico.

«Viviamo in uno strano paradosso: gli operai non esistono più, si dice, ma poi ogni giorno ne muoiono almeno tre»

“Le regole del cantiere”:
Semplici!
Dai una mano ai tu soci.
Sciopera.
Non leccà il culo al capo.
Non fa il crumiro.
Non infierì se ti tocca menà.
Non prendertela troppo coi pisani, so’ umani pure loro.
Diffida dei quattrinai.
Se uno studiato ti chiama signore, mettiti col culo al muro.
Regole universali che valgono ovunque ci sia la classe operaia.V In tutto il mondo.

Però è vero: è tutto diverso.
C’è un altro mondo fuori dai quartieri operai e noi siamo quelli strani.
E quel mondo lì che conta, che fa tendenza, che sta vincendo.
E’ la cetomedizzazione, l’ultima balla raccontata agli italiani.
Basta puzzare di povero, di vecchio, di lavoro.
Divertimento, vacanze, shopping. Degustare, depilarsi, dimagrire, deumidificare gli ambienti.
Sudare si ma solo in palestra.
Godersi la vita, basta soffrire e faticare che sono cose da vecchi e da contadini…..
e io che rispondo?
Con un rutto.
Fruttato, arioso, quasi floreale.
Anzi, minerale.
E poi giro le spalle e me ne vado
.

Una breve presentazione video:
https://www.youtube.com/watch?v=q5aXYH9ckYU

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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