ANGELICA – Cemento armato

In “Cemento Armato” Angelica parla del suo vissuto e di come sia riuscita, attraverso il dolore, a fortificarsi e a trovare il modo di rialzarsi ed iniziare una nuova vita.

Il “Cemento armato” non è altro che l’amore puro, che non chiede nulla in cambio e che non ha bisogno della violenza per affermarsi e che diventa l’elemento fondamentale per edificare la nuova esistenza, la rinascita. Il cemento armato è anche il bisogno di stabilità, di certezze dopo una vita caratterizzata da instabilità e sofferenza. Il brano è stato scritto, come prima stesura, nel 2016, appena dopo gli eventi sismici che hanno colpito in maniera molto significativa anche il territorio del Teramano dove Angelica vive ed è anche questo uno dei temi impliciti che il testo tratta. L’artista è anche madre single di due bambine ed abita in un palazzo al 6° piano dove le scosse di terremoto si sono sentite in maniera veramente forte. Il bisogno di ricostruire se stessa dopo le violenze e il bisogno di proteggere le vite delle sue bambine hanno contribuito alla scrittura del testo in cui il cemento armato assume un doppio significato (l’amore vero, inteso anche come amore verso se stessa, che è base solida di un nuovo corso della sua esistenza e la solidità di una casa che protegga sé e le persone che ama. Il cemento richiama quindi anche il concetto di protezione.

Il singolo è stato registrato dal co-autore del testo ed autore della musica che ha curato la realizzazione in studio e l’arrangiamento del brano usando a tratti sonorità dance ma con suoni che accentuano il senso di “pathos” (violino, vari sintetizzatori e groove) di cui un testo del genere necessita.

Coautore del testo e autore della musica è Vincenzo Irelli.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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