ANGELO SICURELLA – Orbita

Una ballata avvolgente e malinconica, un sogno lucido a occhi aperti, un posto sicuro in cui ritrovarsi, come l’orbita descritta da un corpo in movimento nello spazio attorno a un punto.

Dopo Città deserte, esce Orbita, il secondo singolo di Angelo Sicurella che anticipa Cigni, il nuovo album in uscita il 13 aprile.

Orbita è una ballata d’amore costruita su un cantato melodico e un’armonia semplice suonata da un organo. Le sonorità dream pop rimandano a quelle della band statunitense Beach House, l’andamento della musica è etereo, nostalgico e romantico, mentre nel testo emerge il timore di non ritrovarsi più, “mi ricorderò di te, o no?” e il sopraggiungere della fine di un mondo, di una dimensione “la luna gocciola, sorride e sanguina e sparisce tutta la città.”

Ad accompagnare l’uscita del brano le immagini di Luca Lucchesi, regista siciliano che con il suo ultimo lavoro, il pluripremiato documentario A Black Jesus prodotto da Wim Wenders, ha raccontato la sua comunità e il fenomeno migratorio. Lucchesi descrive così il viaggio intrapreso sulle note di Orbita:

Due donne in auto. Su una strada di mare. E poi nell’entroterra siciliano.

Ci sono delle soste. Ci sono dei silenzi. Ci sono dei ravvicinamenti. Ci si bacia e si piange.

Si controlla il cellulare per evitare la vicinanza di chi ci sta accanto.

Ci sono tanti ricordi, tanti rimorsi, tante cose di cui essere orgogliose, scuse in attesa di essere espresse e perdoni in bilico dall’avverarsi. […] ORBITA è la colonna sonora che abbiamo scelto, che ci ha scelto per questo viaggio.

Giulia e Marta sono le due protagoniste del video: un racconto, tenero e appassionato, della loro vicinanza, nella “loro isola”, alla costante ricerca della natura, in viaggio. I loro due mondi, i pianeti che portano il loro nome, tracciano un’orbita rara, magica, pura. La stessa cantata da Sicurella: comunque finirà sulla mia isola, sei la mia orbita, il tempo non ci ruberà.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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