ARTURA – Smell

Smell, come l’odore di una metropoli dopo settimane di pioggia primaverile, come migliaia di sguardi e ricordi catturati da una go pro durante una camminata berlinese di 6 km. Imporsi di fare lo stesso tragitto ogni giorno alla stessa ora, terminandolo ciclicamente al magico locale Au Topsi Pohl, pronti per un nuovo concerto di musica improvvisata, pronti per un nuovo piano sequenza di una manciata di minuti…sarà mai quello giusto?

L’album:
Gli Artura ritornano a poco più di un anno di distanza da “Drone” con un nuovo album che prosegue il discorso di ricerca e sperimentazione ma con nuovi spunti.Il primo disco degli Artura è caratterizzato dall’uso compulsivo dello Space Echo della Roland, attraverso il quale sono state processate singolarmente tutte le tracce, nel secondo troviamo protagonisti gli scratch multilingue registrati in presa diretta dal nuovo membro della band Dj Cic.1, come già annuncia il titolo dell’album “Massive Scratch Scenario”. Durante questo nuovo capitolo sonoro il groove funky kraut anni ’70 della batteria de il Cane e del basso di Tommaso Casasola aka Mercì Mercì, vengono cullati e contaminati dal vivo dai rumori e suoni elettronici di Deison e dai campionamenti vocali presi da vecchi vinili ed elaborati da Dj Cic.1. La ricerca spontanea di registrare campioni vocali in svariate lingue, poi rielaborati e scratchati dal vivo, mette a fuoco un’ulteriore libertà nel modo di scrivere e suonare live degli Artura.

Non mancano gli ospiti che sono passati per La Cuccia studio, lasciando un segno indelebile: tra questi, Mirko Cisilino ai fiati in “Eco Gae”, Simone Sant al Fender Rhodes in “Nada Màs” e Richard Warfare in “Zigniti Spomladi”.

Un elemento importante di questo progetto e collettivo è quello legato ai video con una ricerca sull’immagine in continuo sviluppo; il “drone” protagonista assoluto del primo disco, viene sostituito da una GoPro e dai piani sequenza psichelici de Il Cane affiancato da Enrico Qualizza, mentre la copertina è uno scatto del fotografo danese Thomas Appel, contaminata dalle grafiche della giovane Sille Tødten, la ragazza ritratta nell’immagine.

Il disco è ancora una volta animato dalla voglia di mettersi in gioco, sia nelle “canzoni” sia nei video e nelle foto, cercando di fare convivere nello stesso contesto, immaginari solo all’apparenza distanti.

Formazione: Matteo Dainese aka Il Cane – batteria, elettronica

Deison – elettronica, rumori

Tommaso Casasola – basso

Dj cic.1 – scratch

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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