ASIA – Bon voyage

“Bon voyage” è un brano di protesta e di consapevolezza che tratta il tema della parità di genere in una società che esalta la parità e si circonda poi di finzione.Ecco alzarsi un grido di ribellione, una critica all’incoerenza e alla costante leadership maschile. 

Il brano parla di uomini e donne, tocca tutti, le frasi arrivano distaccate e ti schiaffeggiano, ti svegliano dal torpore. Sembra quasi di non muoversi e poi tutto inizia a ruotare e ti ritrovi in uno tsunami. 

Asia si descrive come una ragazza che non si vergogna di sé stessa e che non ha paura di essere giudicata per quello che indossa, osserva la società rassegnata camminando per le vie della città “Che lamentarsi non serve a nulla, tanto le cose stanno così”, ma le gira le spalle perché la parità non è solo un diritto fondamentale, ma una condizione necessaria per un mondo migliore. “Bon voyage” vuole così essere un saluto verso credenze limitanti, dove evidenziarle appare l’unico modo per parlarne ancora e  normalizzarle, sottolineandone una disparità che coglie, in ogni settore, da quello economico a quello lavorativo e privato. 

L’artista commenta così il nuovo brano: «Libertà sociali, parità di gender, viva gli italiani, uno tsunami di incoerenze.» 

Il videoclip di “Bon Voyage” è stato girato a Modena, città fondamentale per la crescita artistica di Asia,  in un complesso lavorativo fatto di uffici e per le vie della città. Le immagini vogliono essere piene di allegorie e significati. Le scene si alternano tra momenti in cui Asia libera la propria espressività a scene coreografate per rafforzare il concept del singolo, con ballerine che indossano pantaloni muovendosi in modo sensuale segno di libertà, distaccandosi da preconcetti costruiti. 

Biografia

Asia Antonietti, in arte Asia, ha 17 anni ed è nata il 06/12/2005 a Fano città in cui vive. È cantante,  cantautrice e studente del Liceo Economico Sociale. 

Ha all’attivo 5 singoli: “Lasciarsi Andare” (2020), “Lo Faccio per me”(2022),  “Instabilità” (2022) , “Suicidio Gourmet” (2022) e “Se stanotte morirò” (2023). 

Si appassiona alla musica fin da bambina. Nella sua vita ha già affrontato sfide impegnative e superato grandi paure. Ed è proprio questo importante bagaglio a permetterle di scrivere e raccontare esperienze in musica. Sound freschi, energici e giovanili che, complice un linguaggio pop moderno, le permettono di arrivare a chiunque la ascolti.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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