IL CAIRO – Baby (Tutto ciò che vuoi)

Ispirato a Irréversible di Gaspar Noé, il nuovo Joker e Fellini, il video di “Baby (Tutto ciò che vuoi)” di IL CAIRO è un piccolo corto, ambientato nei cunicoli della nostra mente. Il videoclip, disponibile da oggi su YouTube, vede la regia di Dario Federiconi (Tucano Island) ed è stato girato interamente a Cesena.
“Baby (Tutto ciò che vuoi)” è l’ultimo estratto dall’EP d’esordio di IL CAIRO, “Scirocco”, uscito il 18 giugno per Musica Distesa, distribuzione Peer Music Italy.
BABY (TUTTO CIÒ CHE VUOI) è un video di “Tucano Island”
Regia: Dario Federiconi – TUCANO ISLAND
IL REGISTA PARLA DEL VIDEO DI “BABY (TUTTO CIÒ CHE VUOI)”
In un mondo di cunicoli mentali, avvolto nella nebbia delle nostre paure,
una lunga telefonata ci trascina dentro un terrificante inseguimento.
Immersi in un’ambientazione alla Gaspar Noe, i protagonisti dovranno confrontarsi con le loro paure.
Comprendendo che la paura di perdere qualcosa o qualcuno può renderci troppo oppressivi, oppure semplicemente deformare la nostra visione della realtá.
IL CAIRO
“SCIROCCO”
“Scirocco” è l’EP d’esordio di IL CAIRO (Musica Distesa, distribuzione Peer Music Italy).

 

IL CAIRO trova negli strumenti afrocubani e afrobrasiliani, nelle sonorità mediterranee, nelle palme e nello Scirocco, una risposta alla malinconia che attraversa oggi intere generazioni. Una malinconia della quale non riusciamo a ricostruire l’origine, ma che riconosciamo dentro e attorno a noi. Un senso di perdita. È lì che si inserisce il vento, un soffio caldo capace di portare ritmi antichi e viscerali, scompigliare la vegetazione dell’Aurelia, sospingere la 90 Circolare destra, portare il Sahara a San Siro e addolcire il mare delle nostre preoccupazioni.
“Scirocco” è una “cura tropicale”, è Milano nella sua “titolazione mediterranea”, sono colori e ricordi dentro cui scavare. Ritmi funky, afrobeat e pop si combinano assecondando un’osmosi musicale che cancella il presente e i confini geografici: tra immagini solide, misticismo e sensualità, IL CAIRO da vita a una prospettiva audace, marittima e urbana allo stesso tempo, dove le chitarre riverberate e i synth accompagnano i pensieri più intimi di una città e un cuore che non dormono mai.
Link all’EP su Spotify: https://spoti.fi/3iW42K5
“Una mediterranea attitudine. Sono nato e vivo a Milano ma da quando respiro ho una calamita dentro al cuore che mi attrae al mare ogni giorno dell’anno. Mi fa tendere alle coste del Mediterraneo, ai porti, agli scogli, al pesce azzurro. Sono fatto di vento caldo e di sabbia, sono un po’ una palma che vive nel cemento. Forse è stato un viaggio di nozze in Tunisia nel lontano ’87, forse è stata l’aria del Sahara che ha creato nel grembo di mia madre le condizioni atmosferiche perfette per far nascere il mediterraneo urbano che sono. La mia anima si è nutrita di salsedine, di Battiato e di Dalla, di afrobeat e di antico Egitto, di poesia e di chitarre riverberate. Così nasce Scirocco, il mio EP d’esordio. Un vento caldo che arriva da sud-est e che invade la città.
 
Scirocco è un lavoro contaminato, è pop sporcato da ritmiche afrocubane, da chitarre distorte e da sintetizzatori spaziali. L’atmosfera marittima si mischia in continuazione con quella della città, dalla pizzeria-kebab di una via periferica si può volare in riva al mare in un attimo, sopra un autobus puoi sentirti in Colombia se solo togli le cuffiette. Scirocco è la città, il mare, i padri e le madri che si possono avere in una vita, gli amori finiti male, gli amori passionali e i momenti in cui non si riesce a parlare.
Lascia che il vento di Scirocco ti accarezzi la pelle, solitamente soffia per tre giorni.
Il mio Scirocco invece, soffia solo per venti minuti. Ma basta rischiacciare play.”
Milanese, classe ’97, IL CAIRO ha esordito con i brani “San Siro” e “Posto di Blocco”, entrati da subito nelle playlist “Scuola Indie” di Spotify e “Top hits Italia” di Peer Music, e “90 Circolare Destra”.
È al tempo stesso un’intuizione, una suggestione, una sensazione fortissima, incastrata tra mente e pancia. Nelle sue canzoni ci sono Milano, che gli ha dato i natali, le piante grasse, l’Esselunga e l’asfalto. Il suo è un pop mediterraneo, tagliente e attuale, insaporito da riferimenti portoricani e afrocubani. Come nelle periferie delle nostre città, i beat nascono, si incontrano e ballano tutti i ritmi del mondo.
TRACKLIST
Baby (Tutto ciò che vuoi)
Posto di Blocco
90 Circolare Destra
Padre d’Oltremare
San Siro
CREDITI
Testi e musica: Luca Zaliani (IL CAIRO)
Produzione e registrazione: Giuliano Dottori presso “Jacuzi Studio”, Milano
Pre-produzione: Luca Vecchio e Luca Zaliani, Milano
Mix: Raffaele Stefani presso “FM Studio”, Monza
Master: Giovanni Nebbia preso “Ithil World Studio”, Imperia
Batterie: Stefano Rescaldani e Leif Searcy
Chitarre: Luca Zaliani e Giuliano Dottori
Basso e Bass Synth: Giuliano Dottori
Tastiere e Synth: Giuliano Dottori
Percussioni: Luca Zaliani e Stefano Rescaldani
Tromba: Paolo De Ceglie
Cover e Artwork: Alberto Ricchi

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.