PVSSY – Mantis
Un esordio potentissimo con sei brani travolgenti che guardano a un incrocio tra Rage Against the Machine e Skunk Anansie, in un crossover duro e tagliente.
Un esordio potentissimo con sei brani travolgenti che guardano a un incrocio tra Rage Against the Machine e Skunk Anansie, in un crossover duro e tagliente.
iIl quartetto bergamasco spazia in varie declinazioni del pop più fruibile e leggero, dalle ritmiche facili e le atmosfere solari.
Cinque brani per un ep molto duro e crudo, che canta di disagio e depressione su un sound che oscilla tra atmosfere drammatiche, malinconiche e suoni aspri e distorti.
Il contesto sonoro parte da un chiaro e palese posizionamento all’interno della canzone d’autore ma si sviluppa poi in direzione di un rock non di rado piuttosto aspro e crudo.
Nove brani minimali, dalle sonorità ostiche e crude, ipnotiche e scarne, tra distorsioni, riff ossessivi, testi declamati.
L’irruenza e la ferocia dei Cut si stemperano in un sound variegato ed eclettico che se, non di rado, si avvicina a J Mascis e Bob Mould con quell’irresistibile punk rock cantautorale e melodico, altre volte si affida a malinconiche ballate acustiche, a una cover di Prince, “When you were mine” e a un costante condimento di soul.
Un album dall’andamento “sgangherato” che ricorda il mood dei Fall, talvolta le sonorità del primo album dei Cure, la follia di Daniel Johnston, la malinconia “folle” di Kristin Hersh.
Esce oggi Salary man, il nuovo singolo del cantautore Ricky Ferranti per LaPOP. Il titolo del brano si riferisce alla figura del salaryman giapponese.
Eleganti orchestrazioni e raffinati arrangiamenti accompagnano testi mai banali e particolarmente ricercati.
La band prosegue il suo misterioso e plumbeo percorso all’interno di una new wave algida, dalle tinte dark ma che vive anche di momenti più solari, ai confini con il dream pop.
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