CODICE A SBARRE – Cazzomene

Online il video di “CAZZOMENE”, il nuovo singolo dei CODICE A SBARRE, composto da Maximus, Wenzo e Frammento, che formano un triangolo di influenze, generazioni e background diversi ma complementari. Senza uno dei tre componenti, il Codice non esisterebbe!

Il brano parla della voglia di liberarsi da quelle catene che impediscono di essere se stessi. A proposito di “CAZZONEME”, la band commenta:

Maximus: «Una parola, ricca d’animo. Viviamo davvero la vita che sogniamo o continuiamo a sognare una vita che non stiamo vivendo? Liberiamoci dalle catene, usciamo dalle gabbie, questa è “Cazzomene”. Questo è il Codice a Sbarre».

Wenzo:« “Cazzomene” non rappresenta in modo banale la ribellione da noi esposta nei brani, bensì una provocazione al mondo esaltando la nostra reale saccenza, il nostro menefreghismo generale riferito a qualsiasi tipo di musica, genere, artista o simili, cazzo mene è il bambino interiore spensierato che non ha paura di esprimersi temendo il giudizio degli altri, è spontaneità».

Frammento: «Lieti di presentare “Cazzomene” ciò che rappresenta al meglio il Codice a Sbarre. Menefreghismo mescolato all’azzardo ed alla provocazione nei confronti di chi invece si pone dei limiti. Libertà è la parola chiave del nostro progetto».

Il nuovo singolo “CAZZONEME”, è accompagnato da un video per la regia di Fanta, che dichiara: «Ogni canzone ha un’anima, e come tale va rappresentata al meglio. Questo è il mio compito. Ascoltando la traccia più volte sentivo una sensazione di liberazione, di esplosione, come se la parte più profonda e reattiva di me volesse venire a galla. Per questo abbiamo deciso di puntare alla semplicità, puntando unicamente a rappresentare il nostro istinto di ribellione che si fa strada tra la nostra corazza di perbenismo e regole imposte, come delle radici che invertendo la rotta dal profondo si muovono verso l’esterno, verso la libertà».

CODICE A SBARRE

MAXIMUS –  Classe ‘88, dj prima ancora di imparare ad andare in bicicletta. Ivano Ventaloro, catanese di nascita ma trapiantato a Brescia all’età di 13 anni, comincia fin da subito a collezionare vinili ed appassionarsi alla musica elettronica ed alle sue sfaccettature. Da sempre attratto dagli estremi di banda, cosa che rispecchia la sua natura anche nella vita, lo porta a sperimentare produzioni sempre più eclettiche. Con Frammento e Wenzo formano un triangolo di influenze, generazioni e background diversi ma complementari, che fondendosi, danno vita al Codice a Sbarre.

FRAMMENTO – Jerold Piccolo, in arte Frammento, ad indicare tutti i passi che l’hanno reso ciò che è oggi, è un artista che guarda alle origini, nonostante l’età. Appassionato di musica italiana, della tradizione, suona la chitarra ispirandosi ai grandi nomi della musica nostrana, Celentano, Baglioni, sono solo alcuni degli artisti che gli hanno trasmesso l’amore per il canto.  Mescolando sapientemente il passato con il presente, riesce ad imporsi con rime dirette e d’impatto. Il ballo, l’altra grande passione di Frammento, lo rendono un artista completo capace di sapersi adattare ad ogni sfida ed uno dei tre pilastri del Codice a Sbarre.

WENZO –  Al secolo Marco Bessi, nasce a San Miniato nel luglio ‘97. Il basket, la scrittura e il rap sono stati i suoi chiodi fissi dagli albori della sua adolescenza, all’età di 15 anni infatti inizia a cimentarsi nei primi contest di freestyle e successivamente in esibizioni di piccolo calibro. Appassionato allo scrivere poetico introspettivo, riflessivo,pacato,

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.