DELIO LAMBIASE – Mente che mente

A poco più di un mese di distanza dall’uscita di “Amy”, primo singolo estrapolato dal progetto “Mente che Mente” – il nuovo album in studio di Delio Lambiase disponibile dal 10 marzo in tutti gli store digitali (Engine Records ) – esce la title track accompagnata, ad una settimana di distanza, dal videoclip.

Un progetto, quello di “Mente che mente”, in cui – rispetto al primo EP “Sacra nostalgia” (2019) e all’album “Radice” (2021) – è stato dato spazio a sonorità più marcatamente elettroniche: 6 tracce nate ed elaborate in questi ultimi 2 anni densi di accadimenti.

Un percorso umano, intellettuale e artistico che parte da lontano e, per la precisione, dalla scrittura del suo romanzo “Il grande salto”.

<<Uno spartiacque, perché da quel momento ho sentito la necessità di diventare da spettatore anche attore del ribollio artistico che mi agitava>>.

Una scrittura che si è fatta via via urgenza e medicina dell’esistenza per Delio, che continua:

<<Un modo per svuotarsi da un peso trasformandolo in viatico per affrontare il quotidiano. Scrivere mi riassetta il cuore, genera una sorta di upgrade dei pensieri.

 

Dal fiume in piena di una scrittura senza sosta, quindi, al conseguente rovescio della medaglia. Dal romanzo di analisi e passando per il Cammino di Santiago de Compostela, al ritorno alla composizione musicale, più asciutta, quasi essenziale.

Complici la faccia tosta e il sudore, poi, affrontando il giudizio dei contest e l’irrefrenabile voglia di “crescere”, prende parte ai laboratori di scrittura di Francesco Di Bella, motore di stimolo e confronto; arrivando a tessere la tela del suo nuovo “Mente che mente”.

<<Questo periodo ha messo a dura prova molte nostre abitudini e ha fatto emergere una certa letargia di coscienza che inganniamo costruendoci vite piene di impegni che, molte volte, tradiscono un vuoto interiore che cerchiamo di ignorare, ma che è sempre lì presente.

Mente che mente” è una critica serrata ai meccanismi della mente osservati in me e negli altri e che rivelano che la mente, da nostra servitrice, è diventata un padrone cui obbediamo ciecamente senza interrogarci sull’autenticità di ciò che pensiamo, sentiamo e facciamo.

Musicalmente volevo uscire dalla confort zone dei miei gusti e delle mie abitudini musicali, così, ho dato spazio, accanto a brani più vicini alla tradizione pop-rock, anche a timbri sonori più marcatamente elettronici e a suoni più contemporanei, cercando di non tradire mai – e sperando di esserci riuscito – l’urgenza e l’autenticità della scrittura>>.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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