DHEITI – The guest

A due anni dalla pubblicazione dell’EP di debutto, “Rebirth”, Dheiti (pseudonimo dietro cui si cela Gemma Conforti, cantante, pianista e autrice calabrese cresciuta a Torino) torna con il singolo “The Guest”, un’intensa e malinconica ballad sui temi dell’amore e di un passato che riemerge per scuotere e far uscire la protagonista da un’impasse emotiva.
«L’idea per “The Guest” è nata anni fa, durante un mio breve soggiorno in Turchia, ispirata dalla visione del Bosforo. L’ho tenuta nel cassetto fino al periodo del primo lockdown, quando ho deciso di svilupparla assieme ad alcuni amici musicisti. Sicuramente, l’intenzione era quella di scrivere d’amore, di un bagaglio di vissuto condiviso che, in forma nuova, “mascherata”, irrompe nel presente. L’ospite in questione (“The Guest”) è proprio quel passato giunto senza preavviso, percepito da un lato come un nemico che paralizza, inquina l’oggi, e dall’altro come una fonte di calore e di sorrisi in grado di riaccendere la passione e stimolare una nuova consapevolezza, la nascita di un sé più completo».
Scritto da Dheiti e arrangiato da Domenico Anastasio, “The Guest” è la seconda e più matura tappa del percorso artistico dell’artista che, pur segnando una svolta electropop, non tradisce quel background soul che aveva fortemente caratterizzato il suo lavoro d’esordio.
Teso tra trip hop anni ’90, blues e pop ballad, “The Guest” è un brano capace di miscelare in modo fresco e coinvolgente stili compositivi tipici dei decenni precedenti, riattualizzati grazie a un puntuale utilizzo del linguaggio dell’elettronica contemporanea.
«La musica mi accompagna da sempre, già dal grembo materno. Una fortuna è stata avere dei genitori che mi hanno sempre sostenuta in questo senso. Negli anni mi sono esibita con formazioni di diverso tipo, confrontandomi con i generi più disparati (pop, rock, funky, ecc.); tuttavia i linguaggi che maggiormente mi rispecchiano sono il jazz e il blues, benché m’interessi dell’intero universo musicale: ad esempio sono un’appassionata di etnomusicologia e di tradizioni popolari. La musica è il nutrimento della mia anima, estasi divina, e la voce non rappresenta per me solo uno strumento, ma è l’espressione di un qualcosa che vive nel profondo, che è parte essenziale della mia identità, con una magia intrinseca che parte dal corpo, dal respiro, per poi viaggiare verso l’esterno».
“The Guest” è stata registrata presso il Bam Factory Studio di Sapri (SA), mentre mix e mastering sono stati realizzati agli Aemme Recording Studios di Lecco da Salvatore Addeo.
Al brano si accompagna un video scritto e prodotto dalla stessa artista e diretto da Louis Godfree, con la supervisione creativa di Emcode.eu.

BIOGRAFIA
Dheiti è il progetto solista di Gemma Conforti, cantante, pianista e autrice calabrese cresciuta a Torino. Dopo aver studiato pianoforte, canto lirico e jazz, si cimenta in vari generi musicali (rock, pop, progressive, blues, jazz, funky) militando come principale interprete in diverse band del capoluogo piemontese. Si definisce “legata al soul e alla musica nera” ma non ama le etichette, le definizioni troppo strette sia in senso artistico che personale.

Verso la fine del 2013, mentre risiede in Inghilterra, inizia a comporre le proprie canzoni, sicura che in questo modo avrebbe dato espressione più completa e autentica al suo mondo interiore. È così che nasce l’idea di un progetto solista, giunto con l’EP “Rebirth”al primo risultato discografico.

Nel percorso che porta alla produzione dell’EP risulta decisivo l’apporto di Sergio Bertolino (cantante e autore degli Enjoy the Void), con il quale Dheiti aveva già condiviso alcune esperienze musicali a Torino. L’amicizia e la profonda conoscenza reciproca convince Dheiti ad avviare una collaborazione con lui, delegandogli il compito di perfezionare (assieme a Domenico Anastasio) gli arrangiamenti e facendosi introdurre all’ambiente della BAM!, la bottega artistico-musicale di Sapri, dove registra tutti i brani avvalendosi del contributo di musicisti del posto (Tony Guerrieri e Francesco Magaldi, oltre ai già citati Bertolino e Anastasio).

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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