DUST & THE DUKES – Run

Il viaggio dei Dust & The Dukes parte dal singolo Run, mentre la sabbia si alza in tempesta e l’oscurità avvolge le lingue di fuoco del tramonto.

Uscita il 20 settembre 2019, in vinile da 7” a tiratura limitata e su tutte le piattaforme digitali con distribuzione Audioglobe, Run è una canzone dal tiro animale, nata da una jam session che, grazie alla dimensione live, si è sviluppata sino alla sua attuale forma definitiva. Le sonorità sono un mix tra una ritmica ossessivamente tribale e il puro rock and roll, partendo dai Rolling Stones per arrivare all’ombrosità di Nick Cave & The Bad Seeds. Senza dimenticare incandescenze desert rock e torrido blues del Delta.

Testa bassa, prestanza elettrica e sudore: Run trasla in musica l’istinto primordiale del trio fiorentino, formatosi nel 2016 e – appena un anno dopo – vincitore della 29esima edizione del Rock Contest di Controradio. La voce dell’italoamericano Gabriel Stanza, anche alla tromba, è sostenuta dal wall of sound garantito dalla chitarra di Enrico Giannini e dalla batteria di Alessio Giusti.

Il testo rappresenta una corsa in cui non è importante l’arrivo bensì l’atto stesso del movimento. Un atto fisico di sangue che pulsa e muscoli in tensione, proprio come avviene nella musica viva. Il cavallo, quando corre, non sa se si trova nello spazio aperto di una prateria o in un percorso stabilito dall’uomo: corre e basta! Questo è il messaggio di Run”.

Polvere da sparo, Run detona e basta, ma è accompagnata da un altrettanto dinamico video, presentato in anteprima su Repubblica TV e realizzato in prima persona da Gabriel Stanza, a collegarsi all’immagine di copertina del 45 giri, dove uno dei cavalli protagonisti del clip è raffigurato con sguardo espressivo e maschera in pelle nera, da combattente della strada. È una bestia suo malgrado imbrigliata, con un’inevitabile carico di angoscia, eppure è al contempo un inconsapevole eroe di paese, controcorrente.

Abbiamo girato il video a Buti (PI), durante la manifestazione del palio che per noi, legati a un immaginario americano e western, equivale a una sorta di rodeo italiano. Abbiamo ritrovato la nostra America a PisaC’è poi un aneddoto significativo: un cavallo imbizzarrito, abituato a galoppare disarcionando sempre il suo fantino, ci ha incrociato fuori dal percorso di gara rischiando di travolgere l’intera band”.

Sul lato B del vinile c’è una differente versione di Shoot Me Down, brano contenuto in origine nell’omonimo EP autoprodotto del 2017: “Questo brano, con cui ci siamo presentati al mondo, è un simbolo per noi. C’è una contrapposizione tra lato A e lato B, come fra buio e luce, corpo e anima, impulso selvaggio e introspezione”. In parallelo a un’intensa e incessante attività live, Run è il primo estratto dall’album di debutto dei Dust & The Dukes, in arrivo nel 2020 e prodotto da Andrea Ciacchini presso SAM Studio (Blonde Redhead, The Zen Circus, Motta). Che la corsa abbia inizio.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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